Uno di noi, la ballata di Kevin e Diane

Diane Lane e Kevin Costner fanno rivivere il grande cinema classico hollywoodiano in Uno di noi - Let Him Go, melodramma western ricco di emozioni

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Diane Lane e Kevin Costner in una scena di UNO DI NOI - LET HIM GO Credit : Kimberley French / Focus Features

Non ce ne sono più molti di attori come Kevin Costner e Diane Lane. Entrambi eredi di un cinema d’altri tempi, quello in cui gli attori dovevano non solo essere grandi interpreti, ma riempire lo schermo con la sola presenza. E per riempire lo schermo si intendeva ipnotizzare il pubblico.

Era una delle caratteristiche che gli studios cercavano quando dovevano lanciare una nuova stella nel firmamento cinematografico, James Stewart, Lana Turner, Joan Crawford, John Wayne, e tanti altri nomi che hanno creato la leggenda di Hollywood. Era merito anche delle storie che venivano raccontate, nella maggior parte dei casi molto semplici, ma la giusta miscela teneva gli spettatori incollati alle poltrone.

Tutte caratteristiche che non mancano a Uno di noi – Let Him Go, melodramma western a tinte forti che riunisce nuovamente, dopo essere stati i coniugi Kent in Man of Steel, il primo Superman con Henry Cavill, la coppia di cui sopra.

Kevin Costner, l’uomo dei sogni

Kevin Costner, vincitore di sette Oscar con il suo debutto alla regia Balla coi lupi, è stato la più grande star degli ultimi quindici anni del XX secolo, grazie a un cult come Fandango, che lo lanciò, e a grandi successi come Gli intoccabili, Robin Hood – Principe dei ladri, L’uomo dei sogni, JFK.

Le polemiche che accompagnarono la realizzazione di Waterworld, avventura postatomica acquatica dalla lavorazione complessa, resa ancora più difficile dalle tensioni tra Costner e il regista Kevin Reynolds (con cui aveva lavorato in Fandango e Robin Hood), segnarono la sua carriera.

Waterworld venne additato come un fiasco da duecento milioni di dollari, cosa oltretutto non vera, dato che il film ne costò 175 e ne incassò 88 solo sul mercato americano, recuperando poi quasi tutto con il box office internazionale.

Ma Hollywood crea e distrugge, ed era arrivato il momento di far scendere dal piedistallo l’ambizioso Costner, che fece ancora flop con il suo secondo film da regista, L’uomo del giorno dopo, film assolutamente da rivalutare oltretutto. Era il 1997 e nonostante alcune interpretazioni notevoli come l’evaso psicopatico di Un mondo perfetto per Clint Eastwood e il giocatore di baseball al tramonto del magnifico Gioco d’amore di Sam Raimi, Costner era ormai additato come un attore difficile da gestire.

THE UNTOUCHABLES, Sean Connery, Kevin Costner, 1987. (c) Paramount Pictures/ Courtesy: Everett Collection.

Ma il personaggio che vediamo sullo schermo non è diverso dall’uomo privato. Negli anni Costner si è cucito addosso ruoli che nessun altro avrebbe potuto interpretare, come il romantico costruttore di barche a vela Garret Blake de Le parole che non ti ho detto, ma anche il serial killer di Mr. Brooks. Oggi il successo è tornato a benedirlo grazie al John Dutton protagonista della serie Yellowstone, arrivata alla terza stagione.

Diane Lane era una predestinata

Diane Lane in una scena di Strade di fuoco di Walter Hill

A 14 anni esordì recitando al fianco di Laurence Olivier, a diciotto Francis Ford Coppola la volle per I ragazzi della 56ma strada e girò con lei anche Rusty il selvaggio e Cotton Club in rapida successione, mentre Walter Hill la trasformò in un oggetto del desiderio in Strade di fuoco.

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Attrice dal talento purissimo, ha conosciuto il successo negli ultimi vent’anni, grazie a una serie di ruoli molto classici, dalla moglie infedele di Unfaithful alla romantica donna di Come un uragano, passando per la proprietaria del leggendario cavallo Secretariat. Vederli insieme in Man of Steel è stato uno spettacolo raro, non metterli nuovamente insieme sarebbe stato un delitto.

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