Vacanze di Natale compie 40 anni, Jerry Calà: «Ricordi bellissimi»

Il 30 dicembre il film torna al cinema solo per un giorno in versione restaurata e rimasterizzata. L’attore ricorda il set

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Il 23 dicembre del 1983 usciva nelle sale italiane Vacanze di Natale di Carlo Vanzina, scritto insieme a suo fratello Enrico. Il film, ambientato a Cortina d’Ampezzo e ritmato da una colonna sonora che nel corso degli anni è diventata cult, fotografa con umorismo e leggerezza l’Italia degli anni 80 avvalendosi di un cast composto da Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Stefania Sandrelli, Karina Huff, Guido Nicheli, Riccardo Garrone, Mario Brega, Marilù Tolo, Antonella Interlenghi, Moana Pozzi e Marco Urbinati. Il 30 dicembre la pellicola torna in sala in versione restaurata e rimasterizzata, un appuntamento speciale al cinema pensato per radunare tutti i fan che ne conoscono a memoria le battute e le scene cult.

Per l’occasione abbiamo intervistato Jerry Calà che interpretò Billo, il pianista di pianobar playboy. La scena del suo arrivo a Cortina con gli occhiali da sole a specchio, a bordo della Innocenti Mini de Tomaso Turbo è una delle più iconiche.

Jerry, sono passati 40 anni dall’uscita del film? Che ricordi hai del set?

«Sono tutti ricordi bellissimi. Quando girammo il film, arrivammo a Cortina che ora ottobre/novembre e la neve non c’era: quella che vedete nel film è quasi tutta schiuma. Non erano presenti nemmeno i turisti ma solo gli abitanti del luogo che sono stati coinvolti tra comparse e parti secondarie. La città ci coccolava, era tutta per noi: sono state settimane bellissime che ricordo con gioia. C’era una bella atmosfera tra tutti noi attori, alcuni erano agli inizi della carriera come me, De Sica e Amendola. Altri erano già affermati come Stefania Sandrelli: quando all’inizio ho saputo che sarebbe stata la mia partner dissi: “Mamma mia”»

Stefania Sandrelli interpreta Ivana, come è stato lavorare con lei?

«Vi racconto un aneddoto: era il primo giorno sul set, dovevo girare la scena del bacio proprio con Stefania. Ero molto emozionato, lei mi vide subito agitato, venne da me e mi disse: “Guarda Jerry che io i baci finti non li so dare”. E io: “Si figuri”»

Una delle battute più apprezzate del film è “Alboreto is Nothing”, pronunciata da Guido Nicheli. Che rapporto avevi con il Dogui?

«Con il Dogui eravamo amici da prima, perché prima di diventare un attore era un cliente del Derby, il cabaret più in voga a Milano. In quel locale c’eravamo noi, Abatantuono, Villaggio, Cochi e Renato. Guido era spiritosissimo e ci dispensava fiumi di battute, finché un giorno gli abbiamo detto di iniziare a fare dei piccoli sketch ed è stato subito un grande successo. Era divertentissimo, lo volevo sempre a cena con me perché mi faceva impazzire, mi faceva morire dal ridere.»

Il 24 dicembre, in piena atmosfera natalizia, è uscito in streaming il tuo nuovo film “Chi ha rapito Jerry Calà” che hai diretto, scritto e interpretato. Puoi raccontarci la realizzazione?

«Chi ha rapito Jerry Calà?” è una commedia che io definisco napoletana perché l’ho girata a Napoli con un cast di bravissimi attori e caratteristi proprio della città. È la storia di tre disperati che mi rapiscono con lo scopo di chiedere un lauto riscatto e dare una svolta alle loro vite, ma molto presto scoprono che le cose non stanno esattamente come le avevano immaginate. Mi sono divertito sia come regista sia come attore visto che interpreto me stesso.»