Vita da Carlo 2, Verdone presenta la nuova stagione: «C’è un tono autobiografico più forte»

Dal 15 settembre su Paramount+ la seconda stagione della serie tv sulla vita di Carlo Verdone. Che rivela: "A novembre cominceremo a girare la terza"

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Carlo Verdone Vita da Carlo

«Fare meglio della prima era un’impresa pericolosa. In genere i numeri due vengono sempre peggio dei numeri uno». Non nasconde la paura Carlo Verdone nel parlare di Vita da Carlo 2, la nuova stagione presentata oggi alla stampa e pronta a debuttare dal 15 settembre su Paramount+, dopo il passaggio di consegne da Prime Video. Verdone torna protagonista, sia davanti sia dietro la macchina da presa, questa volta in sinergia con Valerio Vestoso, con il quale si è diviso la regia dei 10 episodi. «Dovevo avere accanto a me un regista bravo – dice Verdone di Vestoso – E in Valerio ho trovato una persona con la quale andare perfettamente d’accordo. Ci siamo divisi i compiti: io guardavo più gli attori, lui più la geometria delle riprese».

Vita da Carlo 2, novità e cast

Paura sì, ma anche tanta soddisfazione per una stagione che per Verdone presenta «una struttura più solida» e «un tono autobiografico più forte», con tanti colpi di scena pronti a spiazzare il pubblico. E il primo grande colpo di scena arriva già a partire dal cast, nel quale Verdone ha deciso di far debuttare come attore il giovane cantante Sangiovanni, idolo delle teenagers. «Sangiovanni ha recitato con grande coraggio, ha messo in campo se stesso con tutte le sue timidezze, i suoi silenzi, i suoi momenti di riflessione, le sue malinconie e anche le sue stranezze», spiega Verdone, che non risparmia elogi anche per tutto il resto del cast, composto da Ludovica Martino, Max Tortora, Caterina De Angelis, Antonio Bannò, Monica Guerritore, Filippo Contri, Stefania Rocca, Claudia Potenza, Maria Paiato, Stefano Ambrogi, ai quali si aggiungono i simpatici camei di Claudia Gerini, Christian De Sica, Gabriele Muccino, Zlatan Ibrahimovic, Maria De Filippi, ma soprattutto del buon Fabio Traversa, l’indimenticabile Fabris di Compagni di scuola. «Mi sono sempre sentito un po’ in colpa con lui per avergli fatto fare Fabris. Ho voluto scrivergli un buon ruolo quasi per risarcirlo, e devo dire che lui l’hai svolto nel migliore dei modi».

Il cinema italiano secondo Verdone: la risposta a Favino

Il momento riflessione si è concentrato sulla domanda “Come vede la situazione del cinema italiano in sala?” «Guardo i risultati di Cinetel tutti i giorni, ci sono sempre in cima Barbie e Oppenheimer. C’è qualche film italiano che tenta qualcosa in più, ma è difficile. Interroghiamoci su questo senza farci troppe masturbazioni, come la polemica sul perché non si prendono attori italiani nei film americani. Sono polemiche che lasciano il tempo che trovano. Ha detto bene Sofia Coppola, il regista è l’artefice del film, è lui l’autore e sta a lui scegliere gli attori. Se Michael Mann ha scelto Adam Driver per interpretare Enzo Ferrari deve essere così».

 

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