Woody Allen, arriva la docuserie sulle accuse di abuso sessuale ‘Allen v. Farrow’

La docuserie andrà in onda su HBO a partire dal 21 febbraio

0

Arriva su HBO il 21 febbraio Allen v. Farrow, una docuserie che torna ad indagare sulle accuse di abusi sessuali contro Woody Allen da parte della figlia Dylan Farrow. Suddivisa in quattro puntate, la docuserie, intitolata ‘Allen vs Farrow’, è diretta da Kirby Dick e Amy Ziering e debutterà negli Usa su HBO, in onda per quattro domeniche in prime time e disponibile in streaming su HBO Max.

Mettendo insieme filmati domestici, documenti del tribunale, prove della polizia e nastri audio mai sentiti prima, la serie esaminerà nel dettaglio la lunga storia che si cela dietro le accuse di abuso sessuale ai danni del noto regista, mosse dalla figlia Dylan, adottata con l’attrice Mia Farrow. Nel documentario si ricostruisce anche la battaglia legale per la custodia e la rivelazione della relazione di Allen con un’altra figlia adottiva di Mia, Soon-Yi Previn.

“Allen v. Farrow” contiene, inoltre, interviste esclusive a Mia Farrow, Dylan Farrow e Ronan Farrow, l’amica di famiglia Carly Simon, al procuratore Frank Maco, a parenti, investigatori, esperti ed altri testimoni oculari.

“Chi mai avrebbe potuto credere quelle cose di Woody Allen? Non potevo crederci”,  dice Mia Farrow, 75 anni, nel trailer del documentario. “Non importa quello che pensate di sapere: è solo la punta dell’iceberg” aggiunge la figlia Dylan, oggi 35 anni.

Allen è attualmente ancora sposato con Soon-Yi, che ora ha 50 anni, con la quale ha due figlie. Ma né Allen né Soon-Yi hanno partecipato alla serie, girata in gran segreto.

Le accuse

Alla fine del 2017, Woody Allen ha dovuto affrontare le accuse di abusi da parte di sua figlia Dylan che ha affermato in una lettera aperta del New York Times nel 2014 che Allen l’aveva molestata da bambina.

I tribunali hanno già assolto il regista, ma il dibattito MeToo ha rilanciato il caso, dando evidentemente anche origine a questa serie. Allen ha risposto alle accuse caso nella sua autobiografia, mentre Moses, un altro dei figli adottivi della coppia, si è sempre schierato dalla parte del padre, sostenendo che la madre aveva manipolati i figli per convincerli che fosse un molestatore. A sostegno del regista, c’è anche un rapporto della Child Sexual Abuse Clinic dell’ospedale di Yale-New Haven, dove si sostiene che non si era verificato alcun abuso.

I film di Woody Allen negli ultimi anni hanno avuto vita difficile negli Stati Uniti, con Amazon si è rifiutato di distribuire il suo penultimo film, A Rainy Day in New York, con tanto di causa e accordo finale. A 86 anni Allen potrebbe aver firmato con Rifkin’s festival il suo ultimo lavoro.