Woody Allen sul documentario Allen V. Farrow: “Un lavoro pieno di falsità”

Il regista e sua moglie, Soon-Yi Previn, hanno commentato tramite un loro portavoce il documentario appena uscito

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Woody Allen And Mia Farrow. Credit: 1517289Globe Photos/MediaPunch /IPX

Ha debuttato ieri, domenica 21 febbraio, su HBO “Allen V. Farrow”, la docuserie di quattro episodi che è tornata ad indagare sulla controversa storia di accuse secondo cui Woody Allen avrebbe molestato sua figlia adottiva, Dylan Farrow, nel 1992, quando aveva sette anni.

Realizzato dai registi Amy Ziering e Kirby Dick, il documentario ha preso forma sulla base di nuove interviste esclusive realizzate all’ex compagna di Allen, Mia Farrow e i suoi figli (Dylan, Ronan, Lark, Quincy e Fletcher), più altri amici di famiglia e persone coinvolte nel caso, compreso il procuratore Frank Maco. Nel documentario si ricostruisce anche la battaglia legale per la custodia e la rivelazione della relazione del regista con un’altra figlia adottiva di Mia, Soon-Yi Previn, che è poi diventata moglie di Allen.

Il commento degli Allen

Un portavoce di Woody Allen e di sua moglie Soon-Yi Previn ha rilasciato una dichiarazione a Deadline in merito alle accuse di quello che, quasi sicuramente, sarà destinato ad essere uno dei documentari più chiacchierati dell’anno:

Questi documentaristi non avevano alcun interesse per la verità. Invece, hanno passato anni a collaborare surrettiziamente con i Farrow e i loro sostenitori per covare un lavoroo pieno di falsità. Woody e Soon-Yi sono stati contattati meno di due mesi fa e hanno avuto solo pochi giorni “per rispondere”. Naturalmente si sono rifiutati di farlo.

[Photo via Mega Agency]

Mia Farow non voleva prendere parte al documentario

Secondo quanto emerso da un’intervista al New York Times dei registi Ziering e Dick, Mia Farrow inizialmente non voleva partecipare al documentario. La donna è stata convinta a presentarsi alle interviste dalla figlia Dylan.

“Non voleva essere parte di questo”, ha detto Amy Ziering. “L’ha fatto per sua figlia, Dylan. Infatti, nell’intervista in cui la vedete, indossa la mia camicia. Ho dovuto per davvero prendere in prestito una camicia da qualcun altro e dare la mia a lei perché quando si è presentata, non voleva farla, era così infelice.

Secondo quanto raccontato da Ziering, è stato fondamentale l’intervento della figlia di Mia: “Mia figlia è venuta da me, dicendomi quanto fosse importante e che aveva bisogno che io lo facessi per lei” le parole della Farrow. “Io sto dalla parte dei miei figli. Accetterò l’inferno che arriverà”.

Anche nel documentario stesso, Mia Farrow non ha nascosto la paura di come potrebbe reagire Woody Allen. Nell’episodio finale della serie, dice: “Ho paura di lui, di una persona che non ha fedeltà alla verità. Potrebbe fare qualsiasi cosa. Quindi ho paura che quando questo documentario uscirà, lui sarà di nuovo all’attacco. Farà qualsiasi cosa per cercare di salvarsi, sapete, dalle verità, dal casino che ha fatto”.