In sala dal 14 agosto con Vision Distribution I peggiori giorni, secondo capitolo del film a episodi che descrive i tic del nostro tempo raccontando i giorni chiave dell’anno.
IL FATTO
Sequel di I migliori giorni, uscito in sala a gennaio, I peggiori giorni di Massimiliano Bruno e Edoardo Leo racconta in maniera dissacrante i piccoli drammi che emergono durante le festività, quando la maggior parte delle persone finge di essere felice e soddisfatta della propria vita, celando frustrazione e a volte rabbia. Nel primo film i due registi, anche interpreti, avevano esplorato la vigilia di Natale, il Capodanno, San Valentino e l’8 marzo. In questo nuovo capitolo raccontano di nuovo il Natale, il Primo Maggio, Ferragosto e Halloween: tre figli che si trovano a decidere chi tra loro dovrà sacrificarsi e donare un rene al padre malato; un imprenditore preso ostaggio da un suo ex dipendente licenziato senza giusta causa; due famiglie di diverso ceto sociale che si scontrano a causa dei figli adolescenti e di un party sulla spiaggia finito male; infine, un triste anniversario, un mago depresso e l’incontro con il suo storico rivale in amore.
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L’OPINIONE
Uno spaccato del nostro paese sempre più desolante quello offerto da Massimiliano Bruno, che ha diretto gli episodi Ferragosto e Halloween, ed Edoardo Leo, regista di Natale e Primo Maggio. Come nella migliore commedia all’italiana, si sorride amaramente delle vicende che coinvolgono i protagonisti, soprattutto osservando personaggi come Alessandro (Leo), Luca (Bruno) e Stefania (Foglietta), così “piccoli” da arrivare il giorno di Natale a tirare a sorte per donare un rene al padre, cercando giustificazioni per autoassolversi, o Ramona (Pandolfi) e Vincenzo (Memphis), coppia di cafoni arricchiti che cercano di giustificare le gesta deplorevoli dei figli, colpevoli di aver molestato sessualmente la figlia dei radical chic Guido (Marcorè) e Flavia (Ferzetti), in un episodio di scottante attualità. Storie che spingono a guardarci dentro, a fare i conti con quello che la nostra società è diventata, tra miserie interiori, rabbia sociale, violenza e soprusi, in attesa che un «meteorite spazzi via tutta l’umanità», come dice con placida rassegnazione un’anziana signora alla fine di Ferragosto.
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Ovviamente il primo capitolo, I migliori giorni, e Gli ultimi saranno gli ultimi di Massimiliano Bruno, basato sull’omonimo spettacolo teatrale scritto dallo stesso regista, con Paola Cortellesi e Alessandro Gassmann.