IO STO CON LA SPOSA

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Italia 2014 Regia Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiri Interpreti Tasneem Fared, MC Manar, Ahmed Abed, Tareq Al Jabr, Abdallah Sallam, Alaa Bjermi, Mona Al Ghabr Produzione Gina Films Distribuzione Cineama Durata 1h e 38′

in sala dal

9 ottobre

Questa storia ha dell’incredibile. Il regista Antonio Augugliaro, lo scrittore e giornalista Gabriele Del Grande e un poeta palestinese siriano, Khaled Soliman Al Nassiri, da poco cittadino italiano, decidono di aiutare cinque palestinesi e siriani in fuga dalla guerra, sbarcati a Lampedusa senza documenti e intenzionati a chiedere asilo politico in Svezia. Li aiuteranno ad attraversare l’Europa e per eludere i controlli alle frontiere mettono in scena un finto matrimonio. Vestiti da sposi e festosi invitati impiegheranno quattro giorni, dal 14 al 18 novembre 2013, per giungere a destinazione, percorrendo tremila chilometri attraverso Francia, Lussemburgo, Germania, Danimarca. Questo appassionante documentario, finanziato da una campagna di crowdfunding online dal successo senza precedenti, racconta questo rocambolesco viaggio, un coraggioso atto di disobbedienza civile ispirato dalla convinzione che cielo, sole, luna, mare e la vita stessa siano di tutti, e che distinguere gli esseri umani in legali e illegali sia mostruoso. Un’avventura on the road ricca di umanità, poesia, commozione e tenerezza, costellata da ricordi, allegria, risate, canti, balli, chiacchiere, tensioni, lacrime, alla ricerca di una normalità perduta. Gli autori, che durate le riprese rischiavamo l’arresto in flagranza di reato e 15 anni di galera, hanno disobbedito alla legge degli uomini, ma non a quelle del loro cuore, vicine a una giustizia umana in contrasto con quella dello Stato, ricordandoci che siamo tutti soggetti politici in grado di cambiare il mondo.

P.S. A tre giorni dalla prima al Festival di Venezia, gli autori del documentario hanno scoperto di non essere stati i primi a pensare a una sposa. Sull’Arena di Verona infatti, nel gennaio del 2013, un articolo rievocava la fuga di una famiglia di ebrei dall’Italia in Svizzera. In un villaggio del Lago Maggiore attendeva il momento buono per passare il confine, mentre il gruppo di transfughi si andava ingrossando. E perché quell’assembramento di persone estranee al paese non desse nell’occhio, fu organizzato un finto matrimonio con tanto di travestimenti e musica. Alla fine della festa, alle 4 del mattino, i fuggiaschi entrarono in Svizzera attraverso un buco nella rete.

Alessandra De Luca