Ad un mese di distanza dalla sottoperformante uscita negli USA arriva nelle sale italiane La casa dei fantasmi (Haunted Mansion), il secondo adattamento cinematografico della celebre dark ride di Disneyland dopo l’omonimo film del 2003.
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IL FATTO
Una madre vedova (Rosario Dawson) e suo figlio di nove anni (Chase W. Dillon) si trasferiscono in una grande villa a New Orleans, solo per scoprire, appena vi mettono piede, che è una casa stregata, infestata dai fantasmi. Per liberare l’abitazione dagli spiriti mettono su una improbabile squadra, composta da ex investigatore del paranormale in lutto (LaKeith Stanfield), un prete (Owen Wilson), una sensitiva (Tiffany Haddish) e un professore di storia del college (Danny De Vito). Intrappolato nel Maniero Gracey, il gruppo comincia a studiare i comportamenti dei fantasmi e scopre che per eliminare la maledizione dovranno sconfiggere lo spirito più terrificante di tutti, il fantasma della cappelliera (Jared Leto). A venir loro incontro ci sarà anche Madame Leota (Jamie Lee Curtis), una sensitiva rimasta intrappolata nella sua sfera di cristallo tanti anni prima.
L’OPINIONE
Facciamo un passo indietro e torniamo per un attimo all’inizio degli anni 2000, quando la Disney tentò per la prima volta – con risultati estremamente contrastanti – di portare al cinema le sue popolari attrazioni dei parchi a tema. Ad aprire le danze fu The Country Bears – I favolorsi (2002), film di cui probabilmente in pochi ricordano (o forse in molti ne ignorano del tutto) l’esistenza. E se così è, un motivo ci sarà. Le cose migliorano in maniera esponenziale l’anno seguente, nel 2003, quando la casa di Topolino opta per due delle sue più grandi attrazioni: Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna e La casa dei fantasmi. Il primo è finito per diventare il più grande franchise live-action della Disney di sempre, amatissimo sia dai fan dell’attrazione sia dai non conoscitori. Un successo non replicato lo stesso anno da La casa dei fantasmi con protagonista Eddie Murphy, che nonostante il dignitoso risultato ai botteghini non riuscì ad assimilare la stessa magia, finendo per perdersi nell’ombra di Jack Sparrow.
Esattamente 20 anni dopo, Disney riprova a trasporre al cinema le atmosfere e l’immaginario sospeso tra horror e commedia di Haunted Mansion affidando a Justin Simien (Dear White People) la regia e a Katie Dippold la sceneggiatura di un secondo adattamento, dopo il tentativo fallito con Guillermo del Toro una decina di anni fa. Lo fa mettendo insieme un ensemble di attori notevole, dai premi Oscar Jamie Lee Curtis e Jared Leto a Owen Wilson e Danny De Vito, che però non bastano per salvare il risultato finale. La casa dei fantasmi è un film che si lascia guardare, intendiamoci, ma il problema, forse, è proprio questo. Che si lascia guardare, scivolando via. Non rimane, non si accende, diverte a tratti sì, ma è del tutto privo di quella magia di cui accennavamo sopra che rende speciali storie sulla carta buone come questa. La regia di Simien sembra non trovare mai la giusta sintesi tra divertimento e spavento, e anche la narrativa sa di già visto, con pochi lampi interessanti. Tutti elementi, c’è da dire, sui i quali i bambini tendono a non porre particolare attenzione e per i quali, pertanto, il film si presta ad essere comunque godibile e consigliato.
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Il primo adattamento con Eddie Murphy datato 2003 per fare un confronto oppure se volete alzare l’asticella con le storie di fantasmi l’indimenticabile Casper (1995) e l’insostituibile Ghostbusters (1984).
