Dal 29 maggio arriva nelle sale con Midnight Factory L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, un nuovo horror ispirato a fatti reali, ambientato tra le ombre dell’America rurale degli anni ’20.
IL FATTO
Nell’America fine anni Venti del secolo scorso Emma (Abigail Cowen) è ricoverata in un convento nelle campagne dello Iowa per essere esorcizzata, perché ritenuta vittima di una possessione demoniaca incurabile dalla medicina tradizionale. Nel film assistiamo ai ripetuti rituali condotti dal bizzarro Padre Theophilus Riesinger (Al Pacino), assistito dal recalcitrante Padre Joseph Steiger (Dan Stevens), nel tentativo di liberare la giovane dai suoi tormenti. Anche i due preti hanno gravi problemi: uno è in crisi con la propria fede e l’altro è perseguitato da un oscuro passato, una condizione questa che non li aiuta nell’eseguire una serie di estenuanti e terrificanti esorcismi, fronteggiando casi di levitazione, voci ultraterrene e la forza soprannaturale mostrata da Emma.

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L’OPINIONE
Il film mette in scena il più documentato caso di possessione demoniaca della storia americana, avvenuto in una piccola città dell’Iowa nel 1928: l’esorcismo della 46enne Emma Schmidt. Il regista e sceneggiatore David Midell è evidentemente attratto dalla narrazione di vicende realmente accadute visto che il suo precedente The Killing of Kenneth Chamberlain (2019), raccontava come un uomo sofferente di disturbi bipolari fu ucciso dalla polizia, durante alcuni scontri del 29 novembre del 2011 a White Plains, nello stato di New York. Questa volta, mescolando misticismo e horror, la sfida è narrativamente più complessa: basando il film sulle testimonianze d’epoca, infatti, la spettacolarizzazione è frenata e la suspense ne risente. Al Pacino si diverte a gigioneggiare, presentandosi sotto un’ingannevole apparenza dimessa, così Dan Stevens (Abigail, La bella e la bestia, Downton Abbey) è costretto a dare il massimo per non farsi schiacciare dal carisma del collega. La giovane Abigail Cowen (Fate: The Winx Saga) riesce ad essere convincente in un ruolo non facile.
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L’esorcista (1973) di William Friedkin, capolavoro insuperabile del genere.