Three Thousand Years of Longing, con Idris Elba e Tilda Swinton (recensione)

Three Thousand Years of Longing di George Miller è stato presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes 2022

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Tilda Swinton e Idris Elba, Three Thousand Years of Longing

Un fantasy calato molto nella realtà, un racconto moderno che attraversa secoli di mitologia dentro la stanza di un albergo, Three Thousand Years of Longing è il nuovo film di George Miller, presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes 2022, con Idris Elba e Tilda Swinton.

Il film è tratto da “The Djinn in the Nightingale’s Eye”, collezione di racconti brevi mitologici dell’autrice britannica A. S. Byatt. Il Djinn protagonista della storia, interpretato da Idris Elba, è sostanzialmente il genio della lampada, ma, come lo stesso Miller ci tiene a sottolineare, la rappresentazione che ne viene data nel film cerca di tenersi lontana dai classici cliché.

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Three Thousand Years of Longing è stato uno degli eventi più attesi a Cannes 2022 e non lesina sorprese, tanto per la struttura narrativa, quanto per gli effetti speciali. Nel film Alithea (Tilda Swinton) è una professoressa di letterature antiche che, durante un viaggio di lavoro a Istanbul, entra in possesso di un piccolo vaso dal quale libera un Djinn. Il genio invade lo spazio fisico e immaginario della sua stanza d’albergo e la invita ad esprimere tre desideri. Alithea, tuttavia, esita, perché consapevole del rischio che comporta un tale privilegio. Per convincerla della necessità, per lui vitale, che ella esprima tre desideri, il Djinn le racconta la sua storia a cominciare da tre mila anni prima.

La conversazione tra Alithea e il Djinn, sospesa tra reale e surreale, alterna momenti di confronto tra i due a flashback che ricostruiscono il racconto mitologico. In tutto il film l’elemento soprannaturale si scontra e si intreccia con l’umanità dei personaggi e rivela la debolezza persino della magia di fronte alla fragilità dell’essere umano.

I limiti soprannaturali imposti anche al genio mantengono la storia ancorata ad un certo realismo, pur muovendosi nello spazio del fantasy. Alithea è sia il punto d’arrivo del racconto mitologico che la svolta di questo nel mondo reale contemporaneo.

Three Thousand Years of Longing è un film che offre diversi livelli di lettura, da quello più classico del racconto mitologico a quello più moderno. Passione e atarassia, scienza e mitologia, fantasia e realtà: sono gli opposti che nel racconto, a fasi alterne, prendono il sopravvento gli uni sugli altri in una sorta di continua ricerca di equilibrio tra prospettive e storieSwinton.

RASSEGNA PANORAMICA
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