Giovedì 26 ottobre. La Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ospiterà alle 18:30 la proiezione di Gonzo Girl, presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public. Il film segna l’esordio alla regia di Patricia Arquette, attrice di culto premiata con l’Oscar nel 2015 per Boyhood di Richard Linklater e interprete per cineasti come Tony Scott (Una vita al massimo), Tim Burton (Ed Wood) e David Lynch (Strade perdute). Gonzo Girl è ispirato all’omonimo romanzo autobiografico di Cheryl Della Pietra in cui la scrittrice racconta la sua folle esperienza come assistente di Hunter S. Thompson, il padre del cosiddetto “gonzo journalism”, che combina elementi di giornalismo convenzionale, impressioni personali e artifici narrativi. Sul red carpet della Festa alle ore 17.45 ci saranno, tra gli altri, Patricia Arquette e i protagonisti Willem Dafoe e Camila Morrone. Prima della proiezione, Morrone salirà sul palco per ricevere il Premio Progressive Cinema alla Carriera della diciottesima edizione della Festa del Cinema.
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Altre tre le proiezioni in programma nella sezione Grand Public.
Alle ore 16 nella Sala Sinopoli si terrà Second Tour di Albert Dupontel (Ci rivediamo lassù, Adieu les cons), anche interprete insieme a Cécile de France e Nicolas Marié. Nel film Mademoiselle Pove, giornalista politica caduta in disgrazia e perciò declassata a curare una rubrica di calcio, per una serie di coincidenze si trova a essere l’unica in grado di seguire la campagna di Pierre-Henry Mercier, candidato alle presidenziali, una sua vecchia conoscenza il cui passato è meno lindo di quanto lui sostenga.
Alle ore 21.30, sempre nella Sala Sinopoli, sarà proiettato Dream Scenario di Kristoffer Borgli. Al suo primo film americano, il regista norvegese (Sick of Myself presentato a Un Certain Regard 2022) scrive e dirige una fantasia postmoderna costruita intorno alla performance di Nicolas Cage, negli ultimi film sempre più bizzarro e bravo. Al suo fianco, Julianne Nicholson e Michael Cera.
Il Teatro Studio Gianni Borgna ospiterà alle ore 18 la proiezione di Cottontail di Patrick Dickinson.
Il film mostra il viaggio di Kenzaburo – magistralmente interpretato da Lily Franky, che sarà protagonista sul red carpet della Festa alle ore 17.30 – attraverso paesaggi sia geografici che emotivi, offrendo una profonda riflessione sulla complessità delle relazioni familiari e sulla ricerca del senso di appartenenza in un mondo estraneo ed estraniante.
Due gli appuntamenti in programma per la sezione Absolute Beginners.
Il camorrista – La serie di Giuseppe Tornatore sarà presentata in anteprima domani, giovedì 26 ottobre alle ore 19 nella Sala Sinopoli. La serie in cinque puntate è stata girata nel 1985, contestualmente alla realizzazione dell’omonimo film a suo tempo prodotto da Titanus Produzione e ReteItalia e uscito nelle sale nel 1986. La serie non è mai andata in onda. “L’attuale rielaborazione, che ha richiesto un grande impegno in termini artistici e di professionalità coinvolte, è stata completata dopo quasi un anno di attività ed è stata prodotta da Titanus Production e RTI – Mediaset e viene distribuita da Minerva Pictures” spiega il Presidente della Titanus Guido Lombardo. Il restauro è stato curato dallo stesso Tornatore: il pubblico potrà assistere alla prima e alla quarta puntata della serie.
Alle ore 16.30, Gianfranco Rosi sarà protagonista di un incontro con il pubblico che si terrà presso la Sala Petrassi. Il cineasta racconterà alla platea la sua prima esperienza dietro la macchina da presa, avvenuta con la regia di Boatman – Viaggio sul Gange (1993), in compagnia di un Caronte d’eccezione: il barcaiolo Gopal, che conosce ogni ansa del fiume. Il documentario, di cui nel 2023 ricorre il trentennale, è stato presentato con successo nell’ambito di alcuni importanti festival internazionali come il Sundance, Locarno e Toronto.
Il Concorso Progressive Cinema ospiterà due titoli presso il Teatro Studio Gianni Borgna.
Alle ore 15.30 sarà presentato Sweet Sue di Leo Leigh, al suo esordio nel lungometraggio: nel film, l’attrice inglese Maggie O’Neill (celebre in tv, da EastEnders a L’ispettore Barnaby) dà corpo, energia, sorriso e tenerezza a un personaggio umanissimo e talvolta maldestro che sembra uscito (come tutti gli altri) dai primi, acuminati tv movie di Mike Leigh, padre di Leo.
Alle ore 20.30 sarà la volta di Black Box di Asli Özge. Dopo il documentario Men on the Bridge e il thriller All of a Sudden, la regista turco-tedesca costruisce un ritratto acuto e paranoico della società, dei buoni vicini che si rivelano profittatori o si trasformano in aggressori, di un mondo chiuso che rimanda a J. G. Ballard e di un’ossessione dello sguardo che cita (esplicitamente) La finestra sul cortile.
Il MAXXI ospiterà due film del programma di Freestyle.
Si inizierà alle ore 17.30 con Gli immortali, quasi una tragedia greca riscritta dalla cineasta finnico-siciliana Anne-Riitta Ciccone (Le sciamane, I’m – Infinita come lo spazio) con gli stili e ritmi del cinema di fantascienza, nella quale la protagonista (Gelsomina Pascucci) si muove come sul palcoscenico del nostro mondo onirico.
Alle ore 20.30 il pubblico potrà assistere a Fela, il mio dio vivente di Daniele Vicari che elabora i materiali sul musicista nigeriano Fela Kuti (1938-1997) girati da Michele Avantario, il pionieristico videomaker morto nel 2003, che avrebbe voluto girare un film su di lui. Il regista usa la voce di Claudio Santamaria per ricostruire due universi: da una parte la travolgente Roma fine anni ’70 di Renato Nicolini, dall’altra la vita di un genio della musica a cavallo tra Africa, funk e jazz.
Continua il programma di Carta Bianca a Isabella Rossellini presso la Casa del Cinema: nella Sala Cinecittà alle ore 17, saranno proiettati My Dad Is 100 Years Old di Guy Maddin, e Stromboli (Terra di Dio) di Roberto Rossellini, il primo film del cineasta girato con Ingrid Bergman.
Alle ore 19.45, sempre nella Sala Cinecittà, il regista Dante Desarthe incontrerà il pubblico per l’anteprima di Joseph Losey, l’outsider. Il lungometraggio mostra la parabola artistica del regista e sceneggiatore statunitense Joseph Losey in un documentario pieno di sorprese sorretto da straordinari materiali d’archivio. A seguire, grazie al restauro concepito da StudioCanal, si terrà Peeping Tom di Michael Powell che mette a nudo la sua anima di visionario e il rapporto perverso che tutti abbiamo con il cinema.
Prosegue il programma di repliche presso la Casa del Cinema. Nella Sala Fellini alle ore 19.30 avrà luogo La nostra Monument Valley di Alberto Crespi e Steve Della Casa mentre alle ore 21 si terrà Io, il tubo e le pizze di Ugo Gregoretti.
Alle ore 17.30 la Sala Fellini della Casa del Cinema ospiterà la quindicesima edizione del “Premio Gianandrea Mutti – Il cinema migrante”, promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Associazione Amici di Giana, Archivio delle Memorie Migranti (AMM) e Fondazione Pianoterra Onlus, con il sostegno della Regione Emilia – Romagna. Il riconoscimento assegna 18.000 euro al miglior progetto cinematografico ispirato a una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea. Rivolto ad autori migranti stranieri e italiani originari di Asia, Africa, Europa orientale, Balcani, Vicino e Medio Oriente, Centro e Sud America, residenti nel territorio italiano da almeno un anno, il premio supporta la realizzazione di produzioni cinematografiche che dimostrino uno sguardo profondo e originale sulla migrazione e sull’inclusione sociale. Interverranno Laura Traversi (storica dell’arte), Giampiero Judica (attore), Amedeo Siragusa (Pianoterra Onlus), Sandro Triulzi (storico e africanista) e Xin Alessandro Zheng (regista).
I Cinedays, appuntamento annuale di Rome City of Film UNESCO si terranno domani, giovedì 26 ottobre alle ore 11, presso la Sala Cinecittà della Casa del Cinema. Il titolo dell’evento, a ingresso gratuito, sarà “Creative Urban Regeneration: building a new landscape for the contemporary city”, dedicato al tema della riqualificazione urbana a leva culturale e creativa. Apriranno i Cinedays Francesca Via (Direttore Generale Fondazione Cinema per Roma), Cristina Priarone (Direttore Generale Roma Lazio Film Commission) e Vittorio Salmoni (Coordinatore Nazionale – Città Creative Italiane UCCN). A seguire si terrà la proiezione del film Il Padiglione 17 di Jesús Armesto girato nello storico complesso di Santa Maria della Pietà. Seguirà un dibattito moderato da Lucio Argano (Project Manager Rome City of Film UNESCO), Ines Radić (Project Manager Sarajevo UNESCO City of Film), Jesús Armesto (regista), Maura Romano (Melting Pro – Responsabile Area Rigenerazione Creativa e Valorizzazione dei territori) e Marco Della Porta (Presidente Municipio XIV – Roma Capitale).
Ultimo appuntamento al MAXXI con i “Dialoghi sul futuro del cinema”, promossi da Fondazione Cinema per Roma e ANICA, in collaborazione con Cinecittà Spa e SIAE. Il titolo del convegno di domani, giovedì 26 ottobre alle ore 15.30, sarà “Può esistere un cinema europeo capace di conquistare il pubblico italiano ed europeo? Esercenti e distributori nell’interazione con il pubblico”: dopo il video-saluto introduttivo del regista Pupi Avati, si terranno gli interventi di Sandra Campanini (Rosebud), Lionello Cerri (Anteo Spazio Cinema), Mario Lorini (Multisala Naturale Valdelsa), Davide Novelli (Vision Distribution), Paolo Orlando (Medusa Film) e Andrea Romeo (I Wonder). Coordina Simone Gialdini. Concluderà i lavori il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti disponibili.
Alice nella città
Sono quattro in programma domani, giovedì 26 ottobre, ad Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.
In Concorso “Lonely” del regista Michele Pennetta, un film che racconta il commovente viaggio di due anime libere unite dalla passione della musica e che mostra come l’adolescenza sia una lente essenziale per capire e interpretare la realtà.
Nella sezione Panorama Italia sarà la volta del documentario “Bangarang” diretto da Giulio Mastromauro, già premiato con il David di Donatello per il corto “Inverno” nel 2023. Il film racconta l’infanzia rumorosa e resistente vissuta dai bambini di Taranto all’ombra della più grande acciaieria in Europa, teatro di uno dei più gravi disastri sanitari e ambientali della storia italiana ed europea. A dare il titolo al film, una parola giamaicana che significa tumulto, disordine e caos.
Per la serie “Incontri” arriva la regista Fien Troch che accompagnerà il film “Holly”, presentato nella sezione Sintonie. Un lungometraggio coprodotto dai Fratelli Dardenne in cui la regista, premiata nel 2016 a Venezia per la regia di “Home”, esplora ancora una volta, attraverso la protagonista quindicenne Holly, i territori incerti e pericolosi dell’adolescenza.
E poi “Clorofilla” nella sezione Panorama Italia, esordio alla regia di Ivana Gloria, che scava nel mito ovidiano di Dafne per raccontare la storia di Maia, una ragazza che fugge da sé stessa e che dovrà imparare a guardare dentro di sé per accettare la verità da cui si nasconde.