Tante famiglie, mille verità

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Marriage Story

Madri e figlie, padri e figli, segreti di famiglia e verità rimosse, cose non dette e altre che conviene tacere. Mai come quest’anno la Mostra scava nelle pieghe più oscure dei legami di famiglia. Dal duo Deneuve/Binoche con cui si è aperto il concorso, a Brad Pitt che affronta il cosmo per ritrovare il padre (Ad Astra di James Gray), i vincoli di sangue sembrano la strada migliore per andare in cerca di qualche certezza se non della Verità (anche se in Italia sappiamo che la verità non è mai una sola e infatti il film di Kore- eda, significativamente, uscirà come le verità, al plurale).

LA VERITE

Ma anche questa forse è un’illusione, o meglio una metafora. Dietro l’ossessione per i legami familiari se ne nasconde un’altra, perfino più decisiva in questa chiusura di decennio. E qui dobbiamo prendere in prestito il titolo di un altro film in concorso che Alberto Barbera ha definito «un Novecento portoghese»: a Herdade di Tiago Guedes. Cioè L’eredità, dove a passare da una generazione all’altra naturalmente non sono solo terre e beni materiali ma qualcosa di più impalpabile e insieme irrinunciabile. I valori, la visione del mondo, la coscienza di sé. La conoscenza del passato, ovvero la capacità di interpretarlo per non farsene sopraffare.

A herdade

È questa la vera ossessione che corre tra i tanti film che vedremo al Lido, e non solo nel Concorso. Che cosa lasciamo ai nostri figli (Guest of Honour di Atom Egoyan), e cosa prendiamo, dai genitori ma volendo anche dai nonni (Gloria Mundi di Robert Guédiguian)? Che succede poi se a litigare sono due artisti che il mondo sono abituati a reinventar- lo ogni giorno, come l’attrice e il regista protagonisti del film di Noah Baumbach, Marriage Story? La famiglia come cellula della società e maglia essenziale nella trasmissione dei valori, è anche il fulcro de Il sindaco del rione sanità, che Mario Martone rilegge e in parte stravolge estraendo dal capolavoro di Eduardo una bruciante attualità. Il tempo corre, in fondo il cinema resta l’arma migliore che abbiamo per fermarlo. O almeno rallentarlo un po’.

Fabio Ferzetti