ITALIANI A CANNES: “I TEMPI FELICI VERRANNO PRESTO” DI ALESSANDRO COMODIN

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Dopo Fai bei sogni di Marco Bellocchio, oggi tocca ad Alessandro Comodin rappresentare il nostro paese al Festival di Cannes, che nella sezione Semain de la Critique propone I tempi felici verranno presto. La storia non segue un percorso narrativo lineare, ma si snoda tra suggestioni che provengono dall’infanzia del regista e simboli, allegorie e metafore. Due ragazzi si tolgono una divisa e scappano nella foresta. Molti anni dopo, ai giorni nostri, la foresta pare infestata da lupi affamati. Nessuno si ricorda della storia dei due giovani, ma Ariane trova uno strano buco e ci si infila. Di lei non si saprà più nulla. “Il film nasce da un desiderio molto semplice – spiega il regista – quello di filmare delle persone in fuga, intesa anche come un istinto a rompere gli schemi, le strutture sociali che ci contengono e costringono, interrogandomi su cosa significhi questo gesto. A guidarmi da un punto di vista visivo sono state due sequenze di film, quella di apertura de I diamanti della notte di Jan Nemec e quella di chiusura de Il dio nero e il diavolo biondo di Glauber Rocha, due lunghi piani sequenza. Se faccio cinema è anche grazie ai film che ho visto, e il cinema mi aiuta a guardare meglio il mondo. Il mio obiettivo è quello di semplificare, scarnificare struttura e dialoghi per arrivare a qualcosa di primitivo. È un film inquieto, come me, che mi sento un lupo, simbolo di chi non si piega, di chi resiste nella propria singolarità”.

Alessandra De Luca