“WHEN WE RISE”, DUSTIN LANCE BLACK: «IL MONDO STA FACENDO PASSI INDIETRO CON I DIRITTI DEI GAY»

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La storia della lotta per i diritti LGBT, dalla rivolta di Stonewall a New York nel 1969 ai giorni nostri, le battaglie politiche e personali di un gruppo di uomini e donne che hanno contribuito alla crescita del movimento arrivano stasera in anteprima mondiale al Roma Fiction Fest con la miniserie ABC When We Rise, ideata, scritta e in parte diretta da Dustin Lance Black, sceneggiatore premio Oscar per Milk. Dietro la macchina da presa, tra gli altri registi, anche Gus Van Sant, che firma le prime due ore della serie in otto episodi da febbraio sugli schermi americani.

Se Guy Pearce interpreta dell’attivista Cleve Jones, al cui libro è in parte ispirato il film, il cast vede anche Whoopi Goldberg (nei panni della prima dipendente apertamente gay del Dipartimento della Salute di San Francisco Pat Norman), Rosie O’Donnell (in quelli di Del Martin, co-fondatrice della prima associazione lesbica del Paese) Michael Kenneth Williams (è l’attivista afroamericano Ken Jones), Mary-Louise Parker (la leader del movimento per i diritti delle donne Roma Guy) e Rachel Griffiths (la compagna di Roma, anch’essa un’attivista). A questi si aggiungono Denis O’Hare, Pauley Perrette,T.R. Knight, Mary McCormack, Rob Reiner, Phylicia Rashad, Richard Schiff, Arliss Howard, Henry Czerny, William Sadler e David Hyde Pierce.

Guarda il teaser di When We Rise >> 

«Sono convinto che la cosa più difficile per tutte le persone sia quella di sentirsi isolate – ha dichiarato Dustin Lance Black, a Roma per accompagnare con entusiasmo e passione la serie – sentimento che spinge a prendere in considerazione il suicidio. Con il mio lavoro tento di aiutare le persone LGBT a sentirsi meno sole, combattendo per rendere la loro vita migliore. Nel mio paese e nel mondo abbiamo assistito a grandi progressi dai tempi di Milk, ma purtroppo ora stiamo facendo passi indietro ed è estremamente importante che i diritti vengano mantenuti, conservati e protetti. Oggi una serie come questa è più che mai necessaria».

«Donald Trump è un bigotto – continua – ed è contro le persone LGBT, conto le minoranze e contro i diritti delle donne. Si riuscirà a far cambiare idea alle persone solo cambiando il loro cuore, raccontando storie personali. Dobbiamo combattere un’amministrazione carica di odio e discriminazione usando le parole come una spada. Se fossi io presidente stabilirei come prima cosa parità di salario e diritto al lavoro per tutti. E i giovani LGBT devono sapere di non essere soli e venire allo scoperto, perché ogni giorno nella menzogna è una ferita per la loro anima».

Alessandra De Luca

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