1242: Gateway to the West, Kevin Spacey sostituito in attesa del processo

Il film su Gengis Khan cambia protagonista, non sarà l'attore dichiaratosi 'non colpevole'

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Kevin Spacey

Più volte definita una “Odissea“, l’avventura professionale di Kevin Spacey continua a riservare sorprese. Dopo la definizione della data del processo nel quale dovrà dimostrare di essere “Non colpevole”, come si è dichiarato, ecco una nuova tegola. Quella che arriva dal film su Gengis Khan di Péter Soós, 1242: Gateway to the West, che avrebbe dovuto vederlo come protagonista, ma nel quale sarà sostituito.

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A comunicarlo a Variety, lo stesso Bill Chamberlain, produttore del dramma storico presentato al Marché del Festival di Cannes 2022, non intenzionato ad attendere fino al verdetto della Corte di Londra sulle accuse di abusi sessuali che riguardano l’attore. Via, dunque, alle trattative per trovare chi sarà al fianco di Eric Roberts e Christopher Lambert nel cast del film, in tempo per l’inizio delle riprese fissate per il 17 ottobre, invece di Spacey.

Che nel film avrebbe dovuto interpretare il sant’uomo che da un castello ungherese cercava di impedire a uno degli eserciti di Gengis Khan di invadere l’Europa. Come nella sinossi diffusa del film:

“Annientato dai Mongoli nella battaglia di Mohi, dell’esercito del Regno d’Ungheria solo il castello di Esztergom si opponeva all’invasione dell’Europa. All’arrivo Batu, nipote di Gengis Khan, e del suo esercito invincibile sotto le mura di Esztergom, i difensori del castello guidati da Eusebio, il canonico di Esztergom, e un mercenario spagnolo, il capitano Simon, devono essere pronti a una battaglia definitiva. Ponendo le loro speranze nell’arrivo del legato pontificio, il cardinale Cesareani, la celebrazione del capodanno lunare mongolo e l’approccio mistico dello stesso Eusebio”.

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Ma insieme a 1242: Gateway to the West, sulla Croisette si era parlato anche del thriller Peter Five Eight della società statunitense VMI Worldwide. I cui produttori hanno scelto di restare al fianco del loro protagonista, che hanno pubblicamente affidato la loro decisione alla seguente nota:

“C’è chi vuole che [Kevin Spacey] non reciti, ma sono in inferiorità numerica rispetto ai fan di tutto il mondo che aspettano che un artista che hanno apprezzato per decenni torni sullo schermo. La produzione del film non è a conoscenza o intende commentare le varie accuse e ritiene che sia questione che spetta ai tribunali determinarne la validità, se esiste. Peter Five Eight è un film per i fan che si preoccupano più dell’arte che dello scandalo”.