Abruzzo Film Commission, verso la nascita della nuova fondazione

Ieri la conferenza stampa che ha inaugurato la fondazione dell’Abruzzo Film Commission dopo quattro anni di lavori

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Giacomo Ferrara, Marco Marsilio e Nicolò Galasso

Dopo quattro anni di preparazione il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha annunciato la fondazione della Abruzzo Film Commission, un organo di cui la regione sentiva fortemente l’esigenza in vista dello sviluppo e dell’apertura all’arte dell’audiovisivo in un territorio già ricco di offerta per il settore. Dal sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, a Luca Barbareschi in veste di produttore, sono intervenute personalità come Aurelio De Laurentiis, presidente di Filmauro,  Nicola Claudio presidente Rai Cinema, Cristiano Bortone, regista, sceneggiatore e produttore e gli attori abruzzesi Giacomo Ferrara, Nicolò Galasso e Gabrielle Cirilli.

Nella Sala Ipogea del Consiglio Regionale a L’Aquila, è stata presentata ieri la fondazione dell’Abruzzo Film Commission, organo promosso dalla Presidenza della Regione che si occuperà dell’incentivo e del coordinamento della produzione di nuove opere nazionali e internazionali per l’industria dell’audiovisivo in Abruzzo. Alla presentazione hanno partecipato illustri esponenti del settore e volti noti dell’intrattenimento tutti legati alla regione abruzzese, per nascita o per vocazione, ospite anche Fabio Massimo Capogrosso, compositore di fama internazionale e autore delle musiche di Esterno Notte e Rapito di Marco Bellocchio.

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E’ stata un’occasione importante di confronto con il mondo dell’industria cinematografica, delle Film Commission Italiane, delle società di produzione e di tutte le categorie del sistema audiovisivo. L’intento è stato quello di raccogliere i suggerimenti e le esperienze affinché la Fondazione Abruzzo Film Commission possa costituire un punto di riferimento solido per il sistema cinema e promuovere il brand unico delle bellezze territoriali della Regione.

Per storie e territorio da raccontare – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni la vostra è una regione con un patrimonio ricchissimo. Ecco perché come Ministero stiamo mettendo a punto un’azione combinata (dalla revisione del tax credit al tavolo nazionale di coordinamento delle Film Commission regionali passando dalla campagna estiva per le sale “Cinema Revolution”) che possa ancora con più efficacia contribuire allo sviluppo del sistema cinematografico italiano

Entrare nella famiglia delle Italian Film Commission – ha spiegato Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo – significa lavorare per internazionalizzare il brand Abruzzo e proporsi nel mercato dell’audiovisivo non soltanto facendo affidamento sulla ricchezza di set naturali nella nostra Regione, ma anche sulla qualità dei servizi che siamo in grado di offrire in termini di alta specializzazione delle maestranze, qualità e quantità delle infrastrutture e capacità ricettive. Una Film Commission regionale strutturata e radicata sui territori, genera non soltanto crescita culturale in prospettiva turistica, ma anche una maggiore capacità di essere attrattivi nei confronti delle grandi produzioni nazionali e internazionali e delle nuove piattaforme interessate a investire in Abruzzo. L’obiettivo è quello di fare dell’audiovisivo una leva di sviluppo per il marketing territoriale e, non ultima – ha concluso – la formazione di giovani interessati a intraprendere questa professione”.

Quando un territorio si dota di strumenti come una Film Commission – ha affermato Cristina Priarone, Presidente Italian Film Commissions –  come sta facendo la Regione Abruzzo, tutto il Paese e il settore audiovisivo nazionale ne beneficia, in particolare quando questo avviene in un percorso condiviso con IFC su coordinate di competenza e concretezza”.

Grazie alla presenza delle Film Commission- ha spiegato Nicola Claudio, Presidente di Rai Cinema –  le produzioni, i registi, gli sceneggiatori hanno potuto ampliare geograficamente gli orizzonti delle storie da loro immaginate e poi realizzate, dislocandole da luoghi di fama mondiale consolidata a zone più periferiche e sconosciute, rendendo finalmente disponibile appieno la peculiare e forse impareggiabile caratteristica di un territorio nazionale così incredibilmente vario e ricco da un punto di vista geografico, paesaggistico, linguistico, culturale, gastronomico, artistico, da costituire una vera e propria miniera per il cinema”.