Produttori e distributori Anica, il cinema è tornato in salute

Il discorso tenuto all'inaugurazione della dodicesima edizione di Ciné, a Riccione

0

Luigi Lonigro, presente dell’Unione Editori e Distributori dell’Anica, durante l’inaugurazione della dodicesima edizione di Ciné, le giornate del cinema, cominciata oggi a Riccione, alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, ha parlato della ripresa del cinema:

«Al momento abbiamo due certezze: aver lasciato il peggio alle nostre spalle e avere ancora tanto da lavorare tutti insieme per recuperare quello che ancora manca al nostro mercato per allinearsi con i numeri pre-pandemia. Nel primo semestre 2023 abbiamo visto il nostro box office riacquistare energia merito innanzitutto del prodotto che è sempre al centro della nostra industria, ma anche e soprattutto della campagna Cinema Revolution, che ci ha consentito già nel mese di giugno di superare le presenze dello stesso mese del 2019, un’estate record per il nostro mercato. I numeri del prodotto nazionale, in questa estate, non sono ancora in linea con le nostre aspettative e con gli sforzi del Mic, ma questo non ci preoccupa perché eravamo certi che questo sarebbe stato un lavoro più lungo».

Sulla ripresa è ottimista anche il Presidente dell’Unione Produttori dell’Anica Benedetto Habib:

«I nostri film sono stati a festival importanti come Berlino e Cannes e, in più, c’è stato un ritorno del pubblico in sala per vedere film italiani. E sono sicuro che anche il prossimo autunno ci darà grandi soddisfazioni sia per partecipazioni a Festival sia soprattutto per il pubblico in sala. Ma il contesto  si sta sempre più complicando, come del resto era previsto. È necessario un sistema certo di supporto ed un rapporto semplificato con la pubblica amministrazione. Il Tax Credit che ormai interessa tutta la filiera deve arrivare velocemente nella disponibilità delle aziende, servono certezze sulle modalità e tempi. E poi c’è il tema delle finestre a protezione della sala che ha dominato la discussione degli scorsi mesi e ora sembra essere stato pacificato con una norma che sta penalizzando solo i film italiani. Quella oggi in vigore è una norma che non serve a nulla».