Alice nella città: Anna Foglietta e Alissa Jung inaugurano WomenLands

Primo dei quattro incontri con il pubblico

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Alle eccellenze femminili italiane e internazionali è dedicata la linea di incontri WomenLands realizzata in collaborazione e a supporto del Comitato Expo 2030 Roma. Quattro appuntamenti, per mettere in luce un nuovo ruolo della donna nella società contemporanea e la sensibilità della Capitale sul tema dei diritti e dell’inclusione. Al termine di ogni incontro saranno consegnati gli WomenLands Excellence Awards. 

Il ciclo si è inaugurato oggi, mercoledì 18 ottobre alle ore 16.30 al Palazzo delle Esposizioni, nuova location di questa edizione del festival, con le attrici Anna Foglietta e Alissa Jung che hanno raccontato il loro impegno nel sociale con le rispettive associazioni, “Every Child Is My Child Onlus” e “Pen Paper Peace”. All’incontro, moderato da Fabia Bettini, Direttrice di Alice nella Città, e Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà.

Roma, Rome Film Fest 2023. Festa del Cinema di Roma. Photocall WomenLands . Pictured : Anna Foglietta e Alissa Jung

ANNA FOGLIETTA: «È sempre motivo per me di grandissimo orgoglio quando mi trovo a parlare e a potervi raccontare cos’è Every Child is My Child perché non è soltanto un’associazione, ma è piuttosto un pensiero nel quale io credo da quando sono nata, ossia che ogni bambino è il nostro bambino. Io mi sono sempre trovata a rivendicare con grande passione tutto ciò nel quale credevo e tutto ciò che ritenevo essere sbagliato. Every Child is My Child è un po’ la conseguenza di questo mio modo di pensare e di questo mio modo di stare al mondo. Era il 2016, stavo andando su un set quando ho visto le notizie di quell’attacco tremendo da parte di Assad ai danni dei bambini siriani, durante il conflitto siriano. Dopo che ho visto quelle immagini mi sono chiesta cosa potessimo fare al di là di prestare la nostra immagine: il senso di ingiustizia è arrivato così forte che mi sono sentita in dovere di fare qualcosa di più concreto. E così è nata la banda larga, questa chat enorme nella quale sono confluite tantissime persone della mia agenda, amici, attori, artisti, musicisti, scrittori, ai quali ho chiesto di gridare il nostro “Basta alla guerra in Siria”. Abbiamo deciso che non era più sufficiente limitarsi alla condanna ed al sostegno teorico, ma bisognava impegnarsi direttamente. Poi da lì siamo andati avanti ed è nato qualcosa di concreto: una piccola scuola in un campo al confine con la Siria, nel sud-est della Turchia, dove abbiamo ospitato inizialmente 40 bambini con il trauma della guerra. Questa scuola, nel corso del tempo, ha prodotto sempre più bambini ed è diventata una struttura bella dove hanno imparato anche il turco. Le loro famiglie, a loro volta, possono godere e usufruire di tutti i benefit che noi gli diamo. I loro genitori sono diventati parte attiva di quella scuola, e così questi ragazzi nel corso degli anni sono diventati più di 80 e da quando siamo nati più di 500 bambini l’hanno frequentata».

ALISSA JUNG: «La mia iniziativa è nata dopo un viaggio ad Haiti nel 2008, con il desiderio di supportare due scuole in uno stato molto miserabile, in un paese dove tanti bambini non hanno neanche la possibilità di andare a scuola. Così è nato Scuole per Haiti, un’iniziativa che all’inizio non aveva solo il desiderio di aiutare o di dare la possibilità ai bambini ad Haiti di andare a scuola, ma aveva anche l’obiettivo di parlare con bambini e ragazzi europei della situazione di Haiti e di far capire loro che un bimbo in quel posto ha molte meno opportunità di gestire la sua vita come vuole. Dal desiderio di far conoscere la realtà ai ragazzi europei e dalla possibilità di creare una scuola in Haiti, è nata l’associazione Pen Paper Peace. Il nome è significativo perchè con la penna e la carta si crea la pace. Uno impara e uno può magari migliorare un po’ il mondo.»