Anya Taylor-Joy: “Non sono abbastanza bella per essere nei film, ho un aspetto molto strano”

Nonostante l'incoronazione definitiva con "La Regina degli Scacchi", l'attrice ventiquattrenne Anya Taylor-Joy non crede di possedere i requisiti di bellezza necessari per sfondare

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Con la sua Beth Harmon nella serie Netflix La Regina di Scacchi, Anya Taylor-Joy ha raccolto consensi più che positivi da parte di critica e pubblico, entrando meritatamente nella lista delle star più amate del momento. Nonostante ciò, la giovane attrice classe 1996 sembra avere qualche remora per quanto riguarda il suo aspetto fisico, considerato da lei stessa “particolare e strano”.

Non mi sono mai considerata bella e non credo che lo farò mai” – ha raccontato Anya al The Sun. “Non credo di essere abbastanza bella da poter essere nei film. So che suona patetico e che la gente potrebbe pensare che sia un’idiota a dire certe cose, come mi fa notare spesso il mio ragazzo, ma ritengo di avere un aspetto molto strano.”

“Non vado al cinema a vedere i miei film, preferisco vederli prima”.

Anya Taylor-Joy insieme al fidanzato Ben Seed Credit: BackGrid

Dopo il debutto nell’horror The Witch nel 2015, Anya Taylor-Joy si fa notare nel film Barry interpretando la migliore amica di un giovane Barack Obama (Devon Terrell). Acquisisce grande notorietà grazie al film di M. Night Shyamalan, Split, dove veste i panni di Casey, la ragazza presa prigioniera dal disturbato Kevin di James McAvoy, ruolo che riprenderà anche tre anni dopo nel sequel, Glass. Nel 2017 gira il poco fortunato The New Mutants, distribuito solo quest’anno, mentre nel 2019 interpreta Emma Woodhouse nel lungometraggio Emma, basato sul romanzo omonimo di Jane Austen.
Proprio riguardo questo suo ultimo film, la Taylor-Joy ha raccontato, sempre al The Sun, di aver avuto forti incertezze, tanto da causarle un attacco di panico durante le riprese:

“Ho pensato ‘Sono la prima Emma brutta, non posso farlo’ tanto più se la prima battuta nel film era ‘Sono bella, intelligente e ricca’”.

Complessi fisici a parte, che ci auguriamo vivamente riesca a mettere da parte, Anya ha capito di voler fare l’attrice quando era appena una bambina. Nata in Florida da madre anglo-spagnola e padre scozzese-argentino, è cresciuta fino all’età di 6 anni a Buenos Aires, per poi trasferirsi nel Regno Unito, a Londra, dove è cresciuta studiando danza classica. Il trasferimento e il drastico cambio di continente non è stata una cosa facile da affrontare per lei, che racconta:

“L’Argentina era una landa verde, avevo cavalli e animali ovunque. Tutt’a un tratto mi ritrovo catapultata in una metropoli, non parlavo neppure la lingua inglese. Sentivo di non appartenere a nessun posto: ero troppo inglese per essere argentina, troppo argentina per essere inglese e troppo americana per tutto. A scuola piangevo nei bagni, mi sentivo sola e isolata.”

A sedici anni, tuttavia, Anya capisce di aver trovato la sua vocazione quando viene scovata da Sarah Doukas, che la introduce in un’agenzia per modelle. Di lì a poco, l’amore per la recitazione prende il sopravvento e comincia così la sua carriera da attrice.