Barbie, arrivano le prime proposte sulle candidature agli Oscar

Vi riportiamo l'analisi di Variety sulle prospettive del film di Greta Gerwig nella prossima stagione dei premi

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Barbie è il film-fenomeno dell’anno, su questo ci sono pochi dubbi. Dopo aver superato 1 miliardo e 400 milioni di dollari al box office mondiale, il film di Greta Gerwig sta inevitabilmente buttando un occhio alla stagione dei premi, dove potrebbe essere uno dei grandi protagonisti. Gli ultimi aggiornamenti ci dicono, infatti, che Warner Bros. ha confermato ufficialmente a Variety che il film sarà candidato agli Oscar di quest’anno per la migliore sceneggiatura originale e in altre categorie.

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Originale o non originale?

Come riportato in precedenza da Variety, ci sono state diverse speculazioni sull’origine del materiale trattato che avevano fatto nascere qualche incertezza sulla categoria di sceneggiatura in cui Barbie avrebbe potuto gareggiare agli Oscar. I titoli di testa ufficiali del film recitano “basato su ‘Barbie’ della Mattel“, quindi una bambola prodotta da un’azienda di giocattoli, e non “materiale pubblicato in precedenza”, come la categoria definisce una candidatura ammissibile.

La storia originale e creativa nata dalla penna di Gerwig e del compagno Noah Baumbach è stata uno degli elementi più acclamati del film, e difficilmente non la troveremo nella cinquina finale dei titoli in corsa alla sceneggiatura originale, sezione nella quale Variety anticipa già una possibile competizione con The Holdovers di Focus Features e Past Lives di A24.

La designazione originale rimarrà valida per i precursori dei WGA Awards a gennaio, ma per quanto riguarda l’Academy, non sapremo la risposta fino all’inizio delle votazioni. All’interno del Writer’s Branch, un comitato determina l’ammissibilità dei film nelle categorie presentate e non è vincolato a seguire le decisioni della WGA. Negli anni passati, alcuni film come Moonlight (2016) sono stati presentati ed etichettati come “originali” dalla WGA, poiché l’opera teatrale su cui si basava non era mai stata pubblicata, ma sono stati spostati dalla commissione alla categoria “adattamenti”. Il film di Barry Jenkins ha poi effettivamente vinto la categoria sceneggiatura non originale, insieme ad altri due Oscar, tra cui quello per il miglior film. Tra le altre sceneggiature commutate nel corso degli anni ci sono i candidati Syriana (2005) e The Ballad of Buster Scruggs (2018) e film non nominati come Loving (2016).

Barbie, tutte le possibili candidature

Ottime le prospettive anche per la regia di Greta Gerwig, che in carriera è già stata candidata a tre volte agli Oscar: una per l’adattamento di Piccole donne (2019) e due (sceneggiatura originale e regia) per Lady Bird (2016). Se venisse nominata quest’anno, sarebbe la seconda donna a ricevere tale riconoscimento dopo Jane Campion, che lo ha ottenuto con Il potere del cane (2021).

Variety conferma anche che Ryan Gosling sarà ufficialmente candidato come miglior attore non protagonista. Il Ken del divo canadese (già nominato due volte agli Oscar come attore protagonista) è uno dei ruoli centrali del film, insieme al personaggio di America Ferrera e ovviamente a Margot Robbie, che potrebbe diventare la seconda donna nominata per il miglior film (di cui è produttrice) e per la recitazione nello stesso anno.

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Nel complesso, Barbie potrebbe potenzialmente concorrere alla seguenti categorie: miglior film (Tom Ackerley, Robbie Brenner, David Heyman, Marot Robbie), regia, sceneggiatura originale, scenografia (Sarah Greenwood, Katie Spencer), fotografia (Rodrigo Prieto), costumi (Jacqueline Durran), montaggio (Nick Houy), trucco e acconciature (TBD), suono (TBD) e colonna sonora originale (Mark Ronson, Andrew Wyatt).

Le speculazioni sulla stagione dei premi creano anche le premesse per una cerimonia degli Oscar a tema Barbenheimer. Barbie dovrà quasi sicuramente affrontare Oppenheimer di Christopher Nolan della Universal in quasi tutte le medesime categorie. Attenzione poi al Poor Things! di Yorgos Lanthimos, balzato prepotentemente in cima dopo l’acclamazione ricevuta alla Mostra del Cinema di Venezia e la vittoria del Leone d’oro al miglior film.