Body Odyssey, Julian Sands nel trailer del film di Grazia Tricarico

Scopriamo il film della regista italiana con il grande attore scomparso

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Essere una bodybuilder richiede sacrifici inumani, tra questi, per Mona, la privazione di una vita emotiva. Mona è un personaggio pieno di contraddizioni: volubile ma allo stesso tempo strutturato; esteriormente maschile, internamente femminile; forte fisicamente, ma emotivamente fragile.

È un’erculea antieroina che si avvicina alla mezz’età; vive in un morboso double bind con il suo coach Kurt, che pretende di riempire con l’allenamento e la disciplina l’interavita della sua creatura. Kurt è il dio creatore di Mona, lo scultore: sceglie per lei il training, i farmaci, il cibo, i vestiti, monitora i suoi spostamenti, e perfino il suo letto, che non deve condividere con nessuno. Kurt la manipola per soddisfare il proprio ego. È un esteta, un feticista, un artista che riversa la propria ossessione sull’opera. Kurt è un uomo ambiguo, carismatico, Mona lo seguirebbe ovunque; a volte somigliano a un padre e sua figlia, altre volte sembrano due amanti, sono intimi, complici. Kurt sente il corpo di Mona come una sua proprietà. Talvolta è sadico nel plasmarlo, abbastanza, da innescare una profonda crisi identitaria.

Prende vita un terzo personaggio: Corpo. Quello di Mona è un corpo mutato, che si è esteso fino a diventare un’entità autonoma. Corpo è il suo inseparabile contenitore, colui che incarna tutti i suoi conflitti, una personalità surrogata. Mona e Corpo parlano di tutto, si confrontano su quanto le succede e su ciò che li circonda, ma pian piano,il rigore imposto da Kurt, la pressione della gara e l’abuso di anabolizzanti si fanno sentire. Corpo diventa un compagno morboso che pensa solo al proprio benessere e tradisce Mona piegandola alla propria volontà. In questa vita, cresce l’idea di un amore con un uomo più giovane, Nic, l’oggetto del desiderio che si ritrova davanti senza averlo cercato. Nic è uno sconosciuto, misterioso. In lui, il desiderio e l’esclusionealla vista della diversità, si controbilancia all’istinto sessuale incontrollato. Il risultato complessivo è un’attrazione così fortemente repressa da risultargli mostruosa.

In questa dimensione, l’assenza di ogni riferimento familiare suona come una mancanza inquietante, come un buco discorsivo che, a poco a poco, corrode le sue ipotesi.

Il film è un gioco di potere tra Mona, Corpo e Kurt in cui i ruoli di dominato e dominatore si sovvertono in maniera imprevedibile. E si entra nella mente di Mona, che dietro un’ostentata disciplina si sforza di nascondere la sua fragilità e un angosciante senso di solitudine; rifiutandosi di sottomettere la bellezza ai propri desideri.

Body Odyssey indaga i confini e i contenuti della fisicità e dell’identità: nella narrazione, Corpo è al centro di forze contrastanti interne, Mona, ed esterne, Kurt, che lo trasformano.

Il corpo, dunque, è luogo di libertà o di coercizione? Cos’è il corpo e quali sono le proprietà che ne definiscono lo statuto. Il corpo è superato?

 

Body Odyssey