Buon compleanno Madonna, i 65 anni di un’icona

Ricordiamo il contributo al cinema dell'artista statunitense e i suoi film più famosi

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Sacro e profano Madonna

A novembre sarà di nuovo in Italia per il suo Celebrations Tour, quando nelle due date previste a Milano il 23 e il 25 novembre molti avranno l’occasione di celebrare dal vivo una vera icona del nostro secolo, che oggi compie 65 anni. Vano profondersi nell’ennesima agiografia o analisi sociologica di un fenomeno – non solo musicale – come quello creato da Madonna Louise Veronica Ciccone da Bay City (in Michigan), dopo le tante lette e che si scriveranno ancora, ma ciò non toglie che un compleanno come questo meriti di essere festeggiato ricordando tutto quello che un’artista tanto poliedrica e innovativa ha saputo dare al cinema.

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Davanti e dietro la macchina da presa, visto che dopo il poker di commedie prodotte per sfruttare il suo boom negli anni ’80 – Crazy for You di Harold Becker, Cercasi Susan disperatamente di Susan Seidelman, Shanghai Surprise di Jim Goddard, con l’allora marito Sean Penn, e Who’s That Girl di James Foley (ma il suo esordio viene considerato il thriller erotico di Stephen Jon Lewicki L’oggetto del desiderio) – sono stati molti i film nei quali Madonna è stata chiamata a prove diverse, a partire dal Dick Tracy diretto da Warren Beatty, con il quale ebbe una relazione subito dopo il divorzio.

Che fosse una agguerrita giocatrice di baseball o una criminale, una sensuale mangiauomini (Body of Evidence) o una strega per Quentin Tarantino (in un episodio di Four Rooms del 1995), una cantante argentina divenuta First Lady o una naufraga affascinata dal nostro Adriano Giannini (nello Swept Away di Guy Ritchie, sfortunato remake del Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmüller), oggi possiamo scorrere la sua filmografia non senza un pizzico di ammirazione e qualche sorpresa. Soprattutto nel leggere nomi come quelli di Woody Allen (che la volle nel suo Ombre e nebbia del 1992) o Abel Ferrara (Occhi di serpente) e Spike Lee (Girl 6 – Sesso in linea), fino al cameo de La morte può attendere di Lee Tamahori, ventesimo film della saga di James Bond nel quale è l’istruttrice di scherma di nome Verity (oltre a interpretare la title track del film).

Ma senza nulla togliere anche all’apparizione nell’episodio di Will & Grace “Bambole e bambole”, dove la troviamo come turbolenta e conflittuale nuova coinquilina di Karen, vale la pena ricordare i docu-film che su di lei hanno concentrato il proprio sguardo, dall’epocale A letto con Madonna del 1991 al Madame X di Ricardo Gomes e SKNX, che nel 2021 l’hanno seguita durante il suo tour omonimo. Oltre, ovviamente, le sue prove da regista, nell’esordio di Sacro e profano del 2008 e il W.E. – Edward e Wallis del 2011, passato anche alla Mostra di Venezia, che già definimmo “un tassello del multiforme mosaico di una donna che ha provato a percorrere in libertà tutte le esperienze artistiche”.

 

I 5 film di Madonna:

 

Cercasi Susan disperatamente

È con il Desperately Seeking Susan del 1985 che i fan di Madonna vedono finalmente consacrata sul grande schermo la loro Material Girl. Qui nei panni di sé stessa – o almeno della ragazza libera e fuori dagli schemi che mostrava di essere – a sconvolgere la vita di una casalinga di periferia del New Jersey interpretata da Rosanna Arquette.
Un film liberamente ispirato in parte al Céline e Julie vanno in barca di Jacques Rivette, e presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del 38º Festival di Cannes, che fa il paio con il Who’s That Girl del 1987 (nel quale la troviamo accusata di aver ucciso il proprio fidanzato) come “girl power” movie.

 

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