Da Psycho al Covid, ritorna il Bergamo Film Meeting

Anteprime, retrospettive, novità e il ricordo della pandemia dopo l'inaugurale sonorizzazione live del film

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Psycho Bergamo Film Meeting

Psycho come non è mai stato visto e soprattutto sentito. La sonorizzazione del capolavoro di Alfred Hitchcock verrà eseguita dal vivo dall’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano, diretta dal maestro Anthony Gabriele. E segnerà l’apertura, venerdì 10 marzo alle 21 al teatro Donizetti di Bergamo, della 41esima edizione dello storico Bergamo Film Meeting, in programma poi dall’11 al 19 marzo. Un’edizione ricca di ospiti, novità, eventi e tanti nomi (anche) internazionali. Un’edizione particolarmente sentita e attesa visto che la città, in questo 2023, è Capitale italiana della Cultura con Brescia.

 

“Avevamo chiesto agli organizzatori – dice Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo – di celebrare il momento con qualcosa di speciale e così è stato. Il calendario è talmente ricco e variegato che ognuno potrà costruire il suo programma personale”. Pone invece l’attenzione sulla qualità e sulla “ricerca silenziosa” da sempre perseguita del festival il presidente Davide Ferrario: “Il cinema – racconta – è diventato come i grandi supermercati statunitensi, con un’offerta infinita che porta il pubblico ad affidarsi solo alle grandi marche. Noi invece siamo come il piccolo negozio di quartiere, dove recarsi con curiosità, attenzione e in silenzio, senza sapere ancora nel dettaglio cosa troveremo ma sicuri che, se una cosa è sullo scaffale, è perché merita di stare lì”.

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In nove giorni di programmazione il Bfm proporrà oltre 150 film tra lungometraggi, documentari e corti. Due le sezioni competitive: la “Mostra concorso“, riservata ai lungometraggi di finzione e con 7 titoli in gara (che concorrono al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film sulla base delle preferenze espresse dal pubblico) e “Visti da Vicino”, rivolta al cinema documentario con 12 produzioni (in questo caso due i premi). Tante poi le proposte, a cominciare dalla sezione «Europe, Wow!». Dedicata al cinema europeo contemporaneo, presenterà in anteprima nazionale la personale completa di Ursula Meier (la regista francese naturalizzata svizzera parteciperà al festival) e Jaco Van Dormael (anche il regista belga di Dio esiste e vive a Bruxelles sarà presente), e sarà arricchita da una selezione dei film di diploma delle scuole di cinema europee che aderiscono al Cilect e da Europe, Now! Film Industry Meetings (13 – 14 marzo), due giornate rivolte ai professionisti di settore, “momenti importanti – commenta Fiammetta Girola, alla quale sono affidati il Coordinamento generale e la collaborazione alla direzione –, anche per creare occasioni di confronto e relazioni, soprattutto in un momento di crisi come quello che sta vivendo il cinema”.

Sulla scia della ricerca silenziosa sottolineata da Ferrario – prosegue poi il direttore Angelo Signorellisi collocano anche le retrospettive e gli omaggi pensati dal festival”: dalla retrospettiva su Jerzy Stuhr, eclettico e intenso attore polacco di cinema e teatro (oltre che raffinato sceneggiatore e regista), a quella completa della regista e animatrice ceca Michaela Pavlátová, dall’omaggio alla cineasta Kira Muratova, figura di spicco del cinema sovietico e ucraino dagli Anni ’60 agli Anni ’80 fino alla prima tappa di Prospettiva Olmi, dedicata allo scomparso regista bergamasco.

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In calendario anche “Kino Club“, sezione pensata per i giovani spettatori di ogni età, con le collaborazioni della Cineteca di Milano e dell’olandese Kaboom Animation Festival, la sezione “Incontri: Cinema e Arte Contemporanea“, realizzata con l’associazione The Blank, e il “Daily Strip“, l’appuntamento con alcuni tra i migliori illustratori del panorama italiano del fumetto. Infine, considerati i giorni nei quali andrà in scena il festival, non mancherà un momento per ricordare l’epidemia di Covid che esattamente tre anni fa travolse, in modo particolare, la città orobica. Saranno infatti proiettati Le mura di Bergamo, film di Stefano Savona appena presentato a Berlino, e il corto di Beppe Manzi, 18 marzo.