Diabolik – Ginko all’attacco!, Valerio Mastandrea: «Se Ginko prende Diabolik, prende se stesso»

La nostra video intervista a Monica Bellucci e Valerio Mastandrea, protagonisti di Diabolik - Ginko all'attacco!

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«Niente viene prima di Diabolik: né il sonno, né l’amore, né la morte». Se c’è una frase chiave di Diabolik – Ginko all’attacco!, il secondo capitolo cinematografico diretto dai Manetti Bros. in sala dal 17 novembre, è proprio questa pronunciata dall’ispettore Ginko di Valerio Mastandrea. La sua ossessione nei confronti di Diabolik si acuisce ed entra ancora più nel vivo, finendo per scontrarsi, ancora una volta, contro le infinite e ingegnose vie di fuga del Re del Terrore. Niente riesce a distoglierlo dalla sua caccia, neppure l’amore di Altea (Monica Bellucci), la contessa di Vallenberg di cui è innamorato ma alla quale non riesce a concedersi pienamente.

Di cosa aspettarci «dall’attacco di Ginko» ne abbiamo discusso con i due protagonisti e amanti, Monica Bellucci e Valerio Mastandrea, che hanno parlato così dei loro personaggi.

Valerio, l’ossessione di Ginko si fa ancora più accesa.

Continua talmente tanto che uno si fa delle domande. Più che di Diabolik è ossessionato da se stesso e dal fatto di riuscire a prendere qualcosa che lui non sarà mai. Se lui prende Diabolik prende se stesso e sarebbe costretto a fare i conti con la sua persona. Per questo non lo prende mai. Comincio a pensare che non lo voglia prendere.

Dov’è che sbaglia Ginko?

È un personaggio prigioniero della sua condotta, di quello che rappresenta. Hanno concepito il personaggio come un’istituzione. Dall’altra parte abbiamo un criminale così originale, serviva un contrappasso forte che rispondesse solo alle regole e lui è diventato ossessionato dalle regole stesse, tant’è che l’amore lo manda un po’ fuori dal binario e lui ha paura di deragliare.

A proposito d’amore, il personaggio di Altea ne dimostra molto. È anche inusuale vedere una donna così passionale venir respinta. Monica, cosa hai trovato di bello in lei? 

Ad Altea Ginko piace proprio per quello. Il suo amore è una lotta per lei, visto che è una duchessa che ha già tutto. Ginko è una conquista e questa cosa la eccita, la diverte, anche se la fa soffrire. Lo ama proprio per questo, per il suo essere forte, coraggioso, devoto alla causa, pulito. È una donna che conosce la vita.

Che rapporto hai con il fumetto di Diabolik?

Un fumetto che ho sempre letto, fa parte della mia infanzia. Quando ho visto il primo film dei fratelli Manetti ero proprio felice perché l’ho trovato molto fedele. Scenografie meravigliose, costumi giusti. Mi sono sentita catapultata nel passato in un modo bello. Quando me l’hanno proposto ero felice, mi sono divertita molto nel fare Altea.

Guarda qui di seguito la nostra videointervista:

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