Even Trees Wither, Ang Lee torna a girare in cinese dopo 15 anni

Sarà una produzione taiwanese il nuovo film del regista di Gemini Man

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Ang Lee sul set

Prima che si scatenasse la pandemia di Covid-19, il suo ultimo Gemini Man non aveva convinto tutti i fan di Ang Lee, tanto più dopo gli alti e bassi seguiti al Lussuria – Seduzione e tradimento premiato con il Leone d’Oro alla 64. Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2007. Di fatto il suo ultimo film ‘cinese’. Almeno fino a oggi, visto che a quanto. sembra il regista di Pinyin dovrebbe tornare a girare nella sua lingua natale per l’annunciato Even Trees Wither.

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Un film sul quale ancora non si hanno ulteriori informazioni, né quanto al cast né – tanto meno – sulla storia che racconterà. A parte quelle che si possono trarre dalla trama della raccolta omonima dello scrittore queer Pai Hsien-Yung. Taiwanese come la produzione del film, che sarà realizzato in mandarino dal regista degli splendidi Il banchetto di nozze, Mangiare bere uomo donna e La tigre e il dragone.

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Definito anche come “pioniere della malinconia“, Bái Xiānyǒng – o Kenneth Hsien-yung Pai, appunto – è considerato uno dei primi autori ad aver affrontato esplicitamente tematiche omosessuali in Cina. Alcuni dei suoi libri più famosi sono “Taipei People” a “Crystal Boys”, oltre ovviamente a quello con cui Ang Lee spera di far dimenticare le incertezze dei vari Motel Woodstock (2009), Vita di Pi (2012) e Billy Lynn (2016), precedenti all’universalmente acclamato I segreti di Brokeback Mountain del 2005, anch’esso Leone d’Oro a Venezia 62.

Questa la descrizione del libro, secondo BeOriental Books:

Di fronte alle molte gioie e dolori, la vita e la morte, Bai Xianyong sospira: “Possedere è sempre un colpo di fortuna, l’impermanenza è il normale stato della vita e tutta la maturità inizia con la perdita”. “Credo sempre che le persone conquisteranno il cielo e andranno contro i numeri. Tuttavia, dopotutto, l’uomo non può competere con il destino… Abbiamo fatto del nostro meglio, ma abbiamo comunque fallito miseramente”.

Tra l’incessante scrivere e pensando al significato della letteratura e allo scopo della scrittura, Bai Xianyong dice: “La letteratura è la proiezione più profonda dell’anima di una nazione, e descrive il cuore della stessa”. “Scrivo, perché spero di trasformare in parole il dolore silenzioso nel cuore umano e di usare la letteratura per scrivere della natura e dei sentimenti umani”.

In questa raccolta di saggi, l’autore ricorda il passato, racconta il passato, esprime i suoi sentimenti o parla di letteratura e arte. Sebbene scriva di memorie personali, in realtà scrive di storia. Ciò che rimane dei ricordi negativi dell’infanzia di Bai Xianyong è “l’ultimo tocco di prosperità” di Shanghai e il lungo processo che riecheggia le vicissitudini della storia cinese del XX secolo.