Una storia tipica di “commedia all’italiana, dove il desiderio di riscatto si mescola ai generi crime e heist”. Dal 13 ottobre su Prime Video arriva Everybody Loves Diamonds, la nuova serie Original italiana diretta da Gianluca Maria Tavarelli e sceneggiata da Michele Astori, basata (in parte) sul celebre “Colpo di Anversa”, il più grande furto di diamanti al mondo messo in atto nel 2003 dal torinese Leonardo Notarbartolo e la sua banda.
Tavarelli torna alla regia di una miniserie – stavolta per lo streaming – dopo i thriller Non mentire (2019), Io ti cercherò (2020) e la drammatica Chiamami ancora amore (2021), andate in onda sulla tv generalista. «Sono voluto uscire dalla comfort zone. Mi sono abbandonato alla suspense con divertimento. In Everybody Loves Diamonds ci sono tanti generi, ma abbiamo cercato di non farne emergere uno più dell’altro. Sapevamo che dovevamo giocare la partita ad alti livelli per la spinta internazionale che c’era dietro» racconta il regista, che ammette di essersi ispirato ai grandi capolavori della commedia all’italiana, da I soliti ignoti a La banda degli onesti, ma anche al suo Qui non è il paradiso, per il desiderio dei protagonisti di fuggire. Everybody Loves Diamonds
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La storia si ispira ai fatti reali del Colpo di Anversa, ma si prende non poche licenze creative, come spiega lo sceneggiatore Astori: «Abbiamo tradito il colpo ‘contemporaneizzandolo’, perché nel 2003 c’era, ovviamente, un altro livello di tecnologia. Abbiamo romanzato la vita di Leonardo, della sua famiglia, così come quella della banda».
E a proposito di banda, quella messa su da Prime Video vede i volti di Kim Rossi Stuart, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi. Stuart interpreta la mente del colpo, Leonardo Notarbartolo, un palermitano trapiantato a Torino che decide, per spirito di rivalsa, di metter su una finta attività da gioielliere e colpire il World Diamond Center di Anversa. «Sono entrato nella lavorazione in corsa, venivo da un altro lavoro» spiega Rossi Stuart, qui alla sua prima “serie” intesa come le intendiamo oggi. Fondamentale, per l’attore romano, è stato l’elemento comico del progetto, approccio che non hai mai prediletto, ma che per questo è risultato più stimolante. «La chiave è stata quella di abbandonarsi ad una dimensione di commedia, volutamente un po’ sopra le righe e fumettistica, con tante libertà espressive. È stato liberatorio. Chissà che questa serie non abbia sturato il mio lato comico» ammette ridendo. «Ero diventato una barzelletta per il mio essere introspettivo. Ma sto cambiando. Ho anche vinto il premio come attore più simpatico sul set!». Everybody Loves Diamonds
Prima dell’inizio delle riprese, il cast ha avuto modo di incontrare il vero Notarbartolo. «Non volevo che l’incontro con il vero personaggio fosse la chiave d’accesso a questa storia» spiega ancora Stuart. «Non ho voluto fargli il calco, ecco. Ho lavorato solo con l’accento torinese. Ciò non toglie che l’incontro sia stato molto scatenante. Leonardo si presenta come una persone molto mite, con la passione per la sua professione e la sua deontologia. È un personaggio molto simpatico, con il rifiuto verso le armi e la violenza».
Gli altri componenti della banda sono l’addetta alle serrature Sandra (Carlotta Antonelli), l’allarmista Ghigo (Gianmarco Tognazzi) e Alberto, l’hacker (Leonardo Lidi). Nei panni della moglie di Notarbartolo, all’oscuro dei piani del marito, troviamo Anna Foglietta. «Ci ho preso gusto ad aprire le serrature» scherza Carlotta Antonelli, che aggiunge: «mi è piaciuto il parallelismo tra attori e ladri. Tutti noi della banda siamo degli attori, dei ladri che fanno attori. E mi ha divertito pensare a quanto noi attori, alla fine, “rubiamo” con la recitazione». «Il mio Ghigo ha il complesso del provinciale» spiega Tognazzi. «Ama l’universo femminile, sogna la City, vuole darsi un tono, ma alla fine è un allarmista in tutti i sensi, spaventato da tutto e tutti. Gli manca l’equilibrio». Everybody Loves Diamonds
Esterna alla banda, ma altresì coinvolta nelle vicende, la Anna di Anna Foglietta: «È personaggio in crescendo. Una donna remissiva, che scopre una verità dolorosa sul marito». Ad unire ulteriormente il cast, i due mesi trascorsi nella città di Anversa: «Anversa ci ha rapito il cuore. È una città molto viva, con le piazze sempre piene. La prima sera che siamo arrivati c’era un contest di musica elettronica, ogni sabato succedeva qualcosa!»