Firebrand, Michelle Williams e Jude Law nella corte dei Tudor

I due attori interpreteranno Enrico VIII e Caterina Parr, sua sesta e ultima moglie

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Michelle Williams e Jude Law interpreteranno rispettivamente Caterina Parr ed Enrico VIII in Firebrand, nuovo horror psicologico diretto da Karim Aïnouz (The Invisible Life of Eurídice Gusmão) ambientato nella sanguinosa corte dei Tudor. La regina Catherine Parr è stata la sesta e ultima moglie di Enrico VIII, l’unica ad essere riuscita ad evitare l’esilio o la morte a corte.

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Quando giovanissima sposò il deteriorante e sempre più dispotico re Enrico VIII, Caterina non aveva alcuna garanzia di un matrimonio felice. Delle regine che l’avevano preceduta, due furono cacciate, una morì di parto e due furono decapitate. Di fede Protestante, Caterina credeva che fosse suo dovere sposare Enrico, in quanto unico modo per provare a convertire lui – e il regno – dalla loro posizione filo-cattolica. Proprio la fede cattolica di Enrico fu messa a dura prova quando la chiesa si oppose a concedergli il divorzio dalla prima moglie per permettergli di sposare Anna Bolena (poi finita decapitata). Arresti, torture ed esecuzioni, fecero da sfondo al gioco pericoloso di Caterina, fino alla morte del suo consorte, avvenuta nel 1547.

Firebrand è raccontato proprio attraverso il singolare punto di vista di Caterina, sull’orrore psicologico di vivere con un ‘mostro’ e la sua notevole forza di sopravvivenza.

“È una donna che merita una rappresentazione”, ha commentato il regista Aïnouz a Deadline. “Ci sono state molte rappresentazioni del re e delle sue moglie, ma è importante analizzare qualcuno che si rivela essere più forte delle forze che lo circondano. Il film vuole essere uno sguardo moderno rispetto al classico disegno della donna intrappolata in un castello con un mostro. Una delle prime cose che mi sono venute in mente quando ho iniziato a lavorarci è stata la leggenda di Barbablù. Penso che sia importante rivisitare i racconti che sono stati trasmessi come romantiche storie d’amore. Enrico era una persona molto interessante, ma era super violento, in sintonia con quei tempi. Jude non lo interpreta come il cliché dell’uomo grasso che mangia la coscia di tacchino. Jude ha capito quanto fosse complesso quest’uomo, non un personaggio amabile, ma un uomo molto potente. E Michelle mi è venuta subito in mente. Ammiro molto le sue scelte, a partire da Brokeback Mountain. C’è qualcosa di affascinante in lei ogni volta che la riscopro in un ruolo”.

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