First Man – Il primo uomo, 5 curiosità sul film di Damien Chazelle

Dal primo incontro di Chazelle e Gosling, alle polemiche sull'antipatriottismo: andiamo a riscoprire il film del 2018 sull'allunaggio e l'impresa di Armstrong

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Dopo i sei (quasi sette..!) premi Oscar vinti con La La Land, il regista Damien Chazelle dirige First Man – Il primo uomo, adattamento della biografia First Man: The Life of Neil A. Armstrong di James R. Hansen pubblicata nel 2005. Il film venne presentato in anteprima mondiale come film d’apertura della 75ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 29 agosto 2018, per poi uscire nelle sale italiane il 31 ottobre 2018.

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First Man – Il primo uomo, la trama e il cast

La storia inizia 10 prima della celebre missione dell’Apollo 11 e viene raccontata dal punto di vista di Neil Armstrong. Dopo aver subito il lutto per la perdita della figlia, l’uomo entra alla NASA nel 1962. Chazelle si concentra sugli anni precedenti alla missione spaziale: il risultato è un racconto intimo e introspettivo per scoprire chi è veramente il primo uomo che riuscì a mettere piede sulla Luna.

Oltre a Gosling, il cast vede co-protagonista Claire Foy, nota per aver interpretato Elisabetta II nelle prime due stagioni della serie The Crown, nel ruolo di Janet Armstrong. Completano il cast Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Lukas Haas e Pablo Schreiber.

“First Man”Daniel McFadden/Universal/Kobal/REX/Shutterstock

 

Le 5 curiosità sul film

Ryan Gosling e Damien Chazelle di nuovo insieme: il primo incontro

A due anni dal clamoroso successo di La La Land, Chazelle torna a lavorare con Ryan Gosling scegliendolo come protagonista del film nel ruolo dell’ombroso Neil Armstrong. Di questo progetto, in realtà, cominciarono a parlarne fin dal loro primo incontro, avvenuto nel 2014. I due si conobbero per la prima volta ad una cena, nell’impeto di esposizione improvvisa che Chazelle si stava godendo grazie al suo secondo film, Whiplash.“Ero entusiasta perché ero un fan di Ryan da molto tempo“, raccontò Chazelle. “Il solo fatto di poterlo incontrare e parlare con lui è stato in un certo senso un premio”.

Quella sera, Chazelle descrisse a Gosling la sua idea per quello che ha definito “il film su Neil Armstrong”. Non c’era ancora una sceneggiatura, ma, dice Gosling, “anche in quel primo incontro mi sembrava di aver appena visto il film” in quanto Chazelle sapeva esattamente lo stile che avrebbe portato al progetto.

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Subito dopo gli Academy Awards, Chazelle e Gosling si sono messi al lavoro su First Man, scivolando nel comfort di un secondo progetto insieme. “Penso che nel primo film si passi molto tempo ad essere educati – ha raccontato Gosling – e a rispettare quello che si immagina sia il processo dell’altra persona. Quindi è un sollievo fare un secondo film, perché si è meno preziosi, si ha una stenografia e si capisce che si può essere più onesti”.

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