Hayao Miyazaki, 80 anni e un nuovo film

Compie 80 anni uno dei maestri del cinema mondiale, oltre che dell'arte dell'animazione.

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Hayao Miyazaki

80 anni compiuti oggi, 5 gennaio 2021, 29 titoli come regista e una ottantina di premi ottenuti in tutto il mondo, che vanno dall’Oscar (La città incantata, 2001) al Leone d’Oro alla carriera (alla 62° Mostra di Venezia, 2005): Hayao Miyazaki è il venerato maestro nipponico del cartoon.

Adorato dal pubblico come dai colleghi cineasti, Miyazaki vanta tra i suoi ammiratori personaggi del calibro di Akira Kurosawa, che aveva avuto il coraggio di dichiarare

«Credo che apparteniamo entrambi alla stessa scuola, ma non si può sminuire l’importanza dell’opera di Miyazaki paragonandola alla mia»

O come Moebius, che tra i primi in Europa si è attivato nel diffondere la conoscenza delle sue opere.

Hayao Miyazaki, nato a Tokyo il 5 gennaio 1941, è il più grande cineasta dell’animazione giapponese contemporanea.

Nel 1963, sebbene in possesso di un diploma in economia, entra alla Toei Animation, il più importante studio del paese. Lì passerà vent’anni lavorando in ogni settore del cartooning (animatore, sceneggiatore, regista, produttore), sino a raggiungere l’indipendenza totale nel 1985, con la creazione dello Studio Ghibli. Quando entra alla Toei, Miyazaki ha ventidue anni e si sente oppresso dall’obbligo di realizzare lunghe serie televisive. Con il collega Isao Takahata – futuro autore di Una Tomba per le Lucciole (1988) e di Mes Voisins les Yamada (2001) – sogna soggetti in grado di divertire genitori e bambini.

Hayao Miyazaki Nausicaa
Una scena di Nausicaä of the Valley of Wind

Nel 1971, i due lasciano la Toei. Miyazaki moltiplica i suoi impieghi in diverse case di produzione, sempre con lo stesso scopo finale: realizzare un lungometraggio. Ci metterà otto anni a realizzare questo sogno, con Cagliostro’s Castle (1979). In seguito si dedica ai fumetti firmando una saga fiume di sette episodi: Nausicaä of the Valley of Wind che, su richiesta del suo editore Tokuma Yasuyoshi, diventa anche film nel 1984. È la sua prima creazione originale e il primo dei suoi grandi successi cinematografici: in questa lotta di una principessa su un pianeta annientato dal gigantismo industriale troviamo due elementi che perdureranno in tutta la sua cinematografia: il pacifismo e l’ossessione ecologista. Il magnate della stampa gli propone di dirigere uno studio indipendente e nasce così lo Studio Ghibli.

Hayao Miyazaki diviene così il regista di capolavori animati come Il mio vicino Totoro (1988), Principessa Mononoke (1997), il già citato La città incantata e Il castello errante di Howl (2004).

Il pilota Porco Rosso

Uno sei suoi film più bizzarri è Porco Rosso (1992)

surreale vicenda di un pilota dell’aviazione italiana negli anni ’20 che, senza particolari spiegazioni, ha l’aspetto di un maiale. La curiosità aggiuntiva del film è che il vero nome di Porco Rosso è Marco Pagot, cioè quello del figlio di Nino Pagot, vale a dire il creatore di Calimero, vecchio amico di Miyazaki che ha ricevuto da lui questo bizzarro omaggio.

Da diversi anni Hayao Miyazaki ha manifestato ciclicamente l’intenzione di abbandonare il cartooning, ma poi ritorna sempre sui suoi passi perché, ha spiegato:

«È vero che ho pensato più volte di abbandonare il mondo dell’animazione, ma quando vedo un lavoro che davvero mi piace, il desiderio di esprimerlo con le mie idee è troppo forte. Quando passo il lavoro ad altri, poi penso sempre a quali altri modi potevano essere utilizzati per realizzare una scena. Alla fin fine, penso sempre che è meglio seguire il lavoro personalmente».

I fan di tutto il mondo, in attesa di vedere Kimitachi wa dô ikiru ka (How Do You live?), il suo ultimo film ancora inedito, si augurano che non ritorni mai su questa decisione.