Hollywood valuta come rispondere all’attacco russo dell’Ucraina

Alla vigilia dell'uscita di The Batman gli Studios di Hollywood valutano come rispondere all'invasione russa dell'Ucraina.

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Mentre sono in corso i colloqui fra le delegazioni di Mosca e Kiev a Gomel, dietro le quinte di Hollywood si discute su quali misure adottare nel caso in cui la Russia non ritiri le proprie armate dall’assalto all’Ucraina.

I più importanti Studios di Hollywood stanno rifiutando commenti ufficiali sull’invasione dell’Ucraina, ma, tanto da un punto di vista economico quanto da quello politico, la scelta delle major rispetto alle prossime grandi uscite si presenta delicata.

Inutile nascondere che il botteghino russo è stato per anni un terreno fertile per i grandi film hollywoodiani, non ultimo il blockbuster della Sony, Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 44,5 milioni di dollari fino ad oggi. Durante lo scorso fine settimana sia Cyrano di Joe Wright che il 50° anniversario de Il Padrino della Paramount hanno debuttato in Russia, mentre Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh e Uncharted della Sony sono rimasti in cima alla classifica dei botteghini russi.

Inoltre, fonti degli Studios affermano che i cinema in Russia sono di proprietà privata e non sono controllati dal governo di Vladimir Putin. Tuttavia, molte delle piattaforme pubblicitarie sui media sono di proprietà dello Stato.

Per il momento l’uscita di The Batman della Warner Bros. è ancora programmata in Russia per il 3 marzo all’interno del lancio globale che si aprirà ufficialmente in Nord America il 4 marzo.

Ma cosa accadrà dopo?

Le prossime importanti uscite di Hollywood includono Civiltà perduta, Sonic – Il film 2 della Paramount e i nuovi capitoli dei franchise di Animali fantastici e Doctor Strange.

Non è da escludere però che i grandi Studios di Hollywood possano essere colpiti dalla decisione dell’Unione Europea di espellere la Russia dal sistema bancario globale SWIFT. Senza SWIFT, infatti, questi potrebbero non essere in grado di ottenere i rimborsi previsti dai loro partner distributivi russi.

Inoltre, l’Accademia Cinematografica Ucraina, in seguito all’invasione militare russa del Paese, ha recentemente lanciato una petizione online per boicottare al livello internazionale il cinema e l’industria cinematografica russi.

Nella petizione l’Academy ucraina ha invitato i produttori a interrompere le licenze dei loro film e serie Tv alla Russia e ha chiesto ai festival internazionali di vietare i film russi, azione a cui il Festival del Cinema di Stoccolma ha prontamente aderito.

Vi esortiamo a rescindere tutti i contratti con loro – si legge nella petizione –. Ricordate che l’azienda che utilizzerà i vostri film paga le tasse al bilancio russo, che finanzia l’esercito che ha violato i confini di uno stato indipendente e acquista missili per bombardare la popolazione civile europea“.