Appuntamento a venerdì 14 luglio, alle ore 12:30, per scoprire il progetto appena presentato che vede protagonisti i The Jackal (Aurora Leone, Gianluca Fru, Ciro Priello e Fabio Balsamo). Un racconto inusuale ambientato nel multiverso con un eccezionale cast meta-umano, dal titolo The Jackal Meta-Show. 4 attori, 2 robot, infiniti universi, nata dall’idea di Manuela Cacciamani e Gennaro Coppola che la producono con One More Pictures in collaborazione con TIM, Rai Cinema, The Jackal, Giffoni Innovation Hub, Twiceout, Centro di Competenza Meditech, Netweek, Comune di Frosinone.
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E nel quale “lo spettatore potrà essere regista di ciò che vuole vedere, decidere quale storia seguire – come spiega Gennaro Coppola, CEO di One More Pictures, – grazie alle riprese a 360° di otto telecamere” in una sorta di evento live nel quale i The Jackal sono protagonisti e la loro scrittura ha reso “una storia innovativa su più livelli” che sarà possibile seguire in versione VR 360° su thejackalmetashow.it, ma anche in versione lineare dal Canale Youtube @_the_jackal o nella sala cinema VR del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Classificatosi al primo posto nel bando 5G audiovisivo, e finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il progetto di sperimentazione – realizzato con reti e servizi innovativi per il settore della produzione di contenuti audiovisivi, basati su tecnologia 5G – è però anche “una storia esilarante, una commedia divertente inventata studiando prima la complessità di questa tecnologia” come racconta Manuela Cacciamani, Founder di One More Pictures, che dopo “un anno di intenso lavoro di un gruppo eterogeneo di capacità composto da oltre 200 professionalità: registi, sceneggiatori, attori, scenografi, project manager, programmatori, sistemisti, ingegneri hardware, delle telecomunicazioni e di robotica, tecnici 5G, del suono ed esperti di riprese in Vr 360°” vede oggi la luce.
Grazie anche e soprattutto al genio dei Jackal – in scena con “Ugo Robot” Simone Ruzzo e il “Junior Ultra Autom (Juà)” Ugo di Fenza – che hanno accettato la sfida e oggi sono al MAXXI di Roma per presentare – o fare finta di farlo – quello che ci aspetta.
“Siamo usciti dalla nostra comfort zone – dice il Jackal Alessandro Grespan. – Non ci siamo tirati indietro” nonostante la complessità di inserire la lezione in DAD di un professore, un robot, poi due, e i tanti elementi messi insieme nello show che ne fanno “uno spettacolo diverso”, su più livelli e che si sviluppa in quattro diversi ambienti.
“Quattro stanze vive contemporaneamente” le definisce Fru, che racconta di aver avuto “un approccio molto più vicino al teatro che al cinema”. “Inizialmente abbiamo fatto tanta improvvisazione, usato dei canovacci più che delle vere sceneggiature, ma paradossalmente è stato bello tornare a un tipo di scrittura più rudimentale proprio in un progetto cosi iper-tecnologico”.
“La cosa divertente – aggiunge Aurora, – è stato dover provare in un normalissimo ufficio, mettendoci un po’ di immaginazione. Adattare una cosa difficile, anche solo da immaginare, alle stanze in cui lavoriamo di solito, soprattutto perché, non avendo neanché un robot, sempre che qualcuno non ce lo regali, ognuno dei nostri colleghi ha interpretato i robot nelle prove realizzate, compresa Melissa, la project manager, che aveva un casco che la faceva sembrare uno dei Daft Punk”.
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E i due robot del Meta-Show? “Sono due attori, due personaggi che partecipano in modo diverso – racconta Grespan, – uno in una linea narrativa, dove mostra un comportamento diverso con Fabio o con Fru (forse perché ha un cuore? o è timido?) e uno che entra sul set e gira una scena nel livello nel quale i Jackal stanno girano un video sull’Università nel Multiverso, per cui ciak dopo ciak vediamo cambiare leggermente regia e scenografia…”.
Un progetto definito “scioglipancia” dagli stessi artisti coinvolti (citando Wanna Marchi), che lo hanno studiato profondamente prima di partecipare al bando, e che ora si è trasformato in qualcosa che ancora Aurora cerca di spiegare: “Io sono la studentessa che nel video che stiamo realizzando affronta l’università e gli esami, mentre Ciro è il professore. Ma è solo una situazione dei diversi multiversi, visto che al contempo avremo una linea affidata a Fru e Fabio”.
Una sorta di backstage, dal quale proprio Ciro e Fabio Balsamo intervengono brevemente, nonostante Fru sostenga “non sono i veri Ciro e Fabio, sono stati ricreati dall’intelligenza artificiale, come l’Harry Potter in Balenciaga!”.
Un racconto inusuale ambientato nel multiverso con un eccezionale cast meta-umano da seguire in VR e… ognuno come preferisce! Per fortuna sono gli stessi @_the_jackal a spiegarci il loro #MetaShow e i ruoli nei quali li vedremo a giornihttps://t.co/TBcNtkYEKs pic.twitter.com/y4VP4E5bvh
— CIAK (@ciakmag) July 12, 2023
“Abbiamo ricreato quasi totalmente un set come quelli che viviamo usualmente, con una sala regia, un reparto costumi, trucco e parrucco – continua poi Fru. – Ciro e Aurora sono i protagonisti sempre in scena, mentre io e Fabio abbiamo dei ruoli secondari in alcuni sketch e nel frattempo discutiamo e facciamo altro. Facciamo vivere il set e insieme portiamo avanti una trama secondaria, ma che secondaria non è, visto che è lo spettatore a decidere quale linea scegliere”.
E quanto al Pacco del quale si parla nella trama? “E’ un pacco che arriva per Ciro nella nostra linea narrativa parallela – conclude l’attore napoletano. – Ciro ha il vizio di farsi spedire le cose in ufficio, e io e Fabio decidiamo di nasconderglielo. Siamo curiosi di vedere se gli spettatori decideranno di seguire i nostri discorsi o vedere il video, o magari sentire il professore in DAD che spiega… o magari seguire solo me, se innamorati del sottoscritto”.
Sinossi:
Un esperimento di live show interattivo, didattico e divertente della durata di 50 minuti che ci catapulterà sul set insieme ai The Jackal e che, grazie alla rete 5G e a camere 360°, permetterà di vivere in maniera immersiva il set e la produzione del video “L’università nel multiverso” switchando liberamente tra i sei ambienti, seguendo ogni passaggio degli eventi del set. Ma non è tutto, un’altra storia si nasconde all’interno dello show live, un vero e proprio multiverso misterioso. Un indizio? Tenete d’occhio il pacco.