La donna per me, Marco Martani da Sky ai fratelli Russo

Il regista presenta il film in arrivo e conferma il prossimo progetto su Netflix

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La donna per me di Marco Martani

Dopo una uscita evento all’inizio di aprile, dal 23 maggio su Sky Cinema e in streaming su NOW vedremo La donna per me, il nuovo film da regista di Marco Martani, stavolta alle prese con la commedia. Definizione riduttiva per una vicenda che si sviluppa su diversi piani e in realtà una differente dall’altra. Una caratteristica che ha fatto parlare di Multiverso e pensare ai grandi cinecomic Marvel proprio nel momento in cui è lui stesso a confermare di aver venduto i diritti di un suo romanzo ai fratelli Anthony e Joe Russo di Avengers e Captain America: “li hanno comprati per farne una serie su Netflix, e so che ora ci stanno lavorando anche quelli della serie Stranger Things.

“Io sono un nerd, conosco benissimo quel mondo – ammette Martani. – I film di quell’universo hanno però una complessità che non è fine a se stessa, come nel mio film aiuta a valorizzare meglio quel che vuoi raccontare, i questo caso i sentimenti. C’è un lavoro di scrittura molto complesso, ma la semplicità apparente del risultato finale è frutto di un grandissimo lavoro. Come anche quello che c’è dietro i baracconi della Marvel”.

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Autore di Come un padre (Dea Planeta 2019) e di Cemento armato (adattamento della sceneggiatura del suo primo film, omonimo), è uno dei fondatori della Wildside che ha prodotto L’amica geniale e The Young Pope. Ma nonostante oltre cinquanta sceneggiature per il piccolo e il grande schermo, e diversi premi internazionali, non sente sempre il bisogno di curarne personalmente la trasposizione cinematografica. Questa volta sì…

“Sono una persona che si stanca, ha bisogno di stimoli continui per il fatto che sono uno sceneggiatore pignolo, uno che mette tanto impegno nella scrittura – racconta di sé. – In genere è un processo lungo, e dopo tanto tempo, anche mesi o anni in certi casi, non è scontato avere l’energia per fare anche il regista. Non tutti i film hanno quella forza di attrazione che mi spinge a farlo. Questo invece era un progetto che anche nella fase di scrittura – durante il lockdown – aveva qualcosa che mi chiamava, pensavo che farne la regia gli avrebbe dato un valore aggiunto”.

La donna per me di Marco Martani

Così ha deciso di orchestrare Andrea Arcangeli e Alessandra Mastronardi – affiancati da Stefano Fresi, Cristiano Caccamo, Eduardo Scarpetta e Francesco Gabbani, al suo primo ruolo cinematografico – in una storia nella quale “tutto è ragionato, come in tutti i film che funzionano”.

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“Sono andato via da Spoleto a 18 ani, e da 35 anni vivo a roma, ma è sempre uguale – dice parlando della sua città natale, scelta come location del film. – Ci serviva un centro non troppo grande e dal punto di vista scenografico era perfetta, mentre tutto cambia il piccolo centro resta lo stesso”. “E’ la stessa complessità dell’interpretazione di Andrea, che è sempre quello impacciato, tenero e fedele dell’inizio, ma che si ritrova a vivere una vita che non è la sua anche se sente che c’è sempre qualcosa che manca, che rende incompleto l’universo. Come è anche per Laura”.

Il sottotesto è di non snaturarsi mai, – continua – oltre a essere una scusa per raccontare tante piccole cose che rendono vera una storia. Anche questa, nella quale c’è anche il dolore, non solo situazioni da ridere. Molti elementi che giustificano il senso di liberazione finale del protagonista, ancora più importante in questo momento storico, per la sensazione di stare bene, di scoprirsi in pace con il mondo che ci circonda. Che un po’ si ricollega al compito che abbiamo nei confronti dello spettatore, che uscendo dal cinema spero abbia quel senso di benessere”.

 

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