IL FATTO — Cosa accadrebbe se, pronti a farla finita con una vita che non funziona più, ci venisse data la possibilità di vivere per una settimana vedendo cosa ci stiamo perdendo? È questo il tema della storia, scritta da Paolo Genovese, che gli aveva già dedicato un romanzo, con Paolo Costella, Rolando Ravello, Isabella Aguilar.
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I protagonisti sono un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini), convinti di aver toccato il fondo quando incontrano un misterioso personaggio (Toni Servillo) in grado di far loro scoprire come potrebbe essere il mondo in loro assenza. E trovare magari la forza di ricominciare da zero.
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L’OPINIONE — Genovese torna con coraggio ancora una volta sul tema del senso della vita e dei legami, al centro di The Place (2017) e visitato nel recentissimo Supereroi, sfidando la voglia di non pensare della gente, figlia del post pandemia, e lanciando un messaggio sul bisogno di non arrendersi alle difficoltà. Lo fa con grande eleganza e modernità formale e dirigendo al loro meglio un cast di grandi attori (compreso il giovanissimo e sorprendente Cristini).
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E se anche non tutto fila del tutto liscio nell’evolversi della storia, alcuni momenti del film resteranno negli occhi, e nei pensieri, degli spettatori, innescando riflessioni personali.
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SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Perfetti sconosciuti, il film che ha reso Genovese noto in tutto il mondo, e The Place, in cui le riflessioni sulla natura umana nel mondo di oggi vengono raccontate da una prospettiva opposta. Ma anche Il cielo sopra Berlino, che nel 1987 confermò al mondo il talento di Wim Wenders.