Mark Hamill torna Luke Skywalker in favore dell’Ucraina

L'attore annuncia una vendita esclusiva per raccogliere fondi

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Mark Hamill Ucraina

Il 24 febbraio sarà un anno dall’inizio della Guerra tra Russia e Ucraina, una ricorrenza che non avremmo voluto mai festeggiare e in vista della quale iniziano a moltiplicarsi le iniziative di sensibilizzazione. In attesa che l’ambasciatore si pronunci sulla presenza di Zelensky a Sanremo (che inizia domani), i fan di Guerre Stellari saranno chiamati a partecipare alla raccolta di fondi organizzata da Mark Hamill, pronto a tornare Luke Skywalker per firmare una serie limitata di poster da collezione che verranno messi in vendita per assicurare e migliorare la fornitura di droni alla nazione invasa.

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Sempre molto attivo su twitter, l’attore ha pubblicato il link a una sua intervista a Politico nella quale annuncia il fundraising, promettendo ulteriori dettagli “presto” – magari anche sulle modalità di acquisto, o asta – e invitando a seguirlo sul social di Elon Musk. Dove, probabilmente, dalla prossima settimana verranno spiegate le modalità di partecipazione e il prezzo.

Già ambasciatore, dallo scorso dicembre, della piattaforma United24 creata dal Presidente ucraino per raccogliere donazioni e aiuti a sostegno del suo Paese, Hamill era già stato protagonista di una iniziativa legata agli allarmi aerei che “suonano anche cinque volte al giorno e durano per ore” registrando dei messaggi di sostegno con la sua voce che ripete frasi prese da Star Wars da trasmettere a seconda dei diversi tipi di pericoli incombenti. “Quando finiscono è particolarmente piacevole sentire una voce familiare dire ‘Che la forza sia con voi!'” si legge in un tweet della settimana scorsa.

Prima di allora, in settembre, Hamill era diventato ‘ambasciatore’ anche del progetto “Army of Drones”, dopo che Volodymyr Zelenskyy in persona gli chiese di partecipare alla lotta contro “L’impero del Male” – come avrebbe definito la Russia — aiutando a sensibilizzare i più sulla necessità di accrescere la dotazione e migliorare la manutenzione dei droni di riconoscimento modello 10 RQ-35 Heidrun, capaci di trasmettere le informazioni in tempo reale a una distanza di 25 km.

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“Abbiamo deciso di firmare poster di Star Wars, una quantità limitata per i veri collezionisti hardcore, specialmente quelli che hanno disponibilità economica, puoi raccogliere molti più soldi… di quanto potresti immaginare”, si legge dell’intervista al magazine, nella quale Mark Hamill ricorda come sia dal 2017 che non gli capitava di vendere oggetti autografati, dall’uscita in sala di Star Wars: Gli ultimi Jedi.

“Semplicemente, non è qualcosa che faccio”, ha sottolineato, aggiungendo di trovare di ispirazione la motivazione alla base e di aver imparato da Guerre Stellari a fare “la cosa giusta per il bene di tutti, piuttosto che guardare all’interesse personale”. “Una è una fiaba per bambini, ché questo era in origine Star Wars – ha aggiunto, a conferma della volontà di non banalizzare la situazione. – E la realtà, la cruda realtà di ciò che sta accadendo in Ucraina, è straziante”.

Mark Hamill droni Ucraina