Mary Poppins non è più «un film per tutti»: la censura inglese aumenta la fascia d’età

L'organizzazione responsabile della classificazione dei film nel Regno Unito ha riscontrato l'utilizzo di un termine considerato discriminatorio

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Mary Poppins

Si parla di “linguaggio discriminatorio” nella nota che il British Board of Film Classification (BBFC) ha pubblicato nel comunicare l’aumento della fascia d’età per gli spettatori (inglesi) di Mary Poppins, l’ultimo titolo Disney a subire la mannaia del politicamente corretto.

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Il cult evergeen con protagonista Julie Andrews è di fatto passato da un rating U (film per tutti) ad un rating PG, ovvero una visione da parte dei bambini consigliata con la presenza dei genitori. Il motivo? L’uso del termine ‘ottentotti’, parola che la commissione anglosassone ha considerato insensibile e discriminatoria in riferimento ai pastori nomadi sudafricani Khoekhoe. Ad usarla, per ben due volte, è l’ammiraglio Boom (Reginald Owen), che se ne serve per definire gli spazzacamini che hanno il viso scuro di fuliggine. Il motivo della nuova classificazione è legato alla preoccupazione che hanno i genitori che i loro figli imparino termini inappropriati per poi riutilizzarli a loro piacimento.

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“Sebbene Mary Poppins abbia un contesto storico, l’uso di un linguaggio discriminatorio non è condannato, e in definitiva supera le nostre linee guida per il linguaggio accettabile in U. Abbiamo quindi classificato il film PG per il linguaggio discriminatorio”, si legge nella comunicazione. “Dalla nostra ricerca sul razzismo e la discriminazione, e dalla recente ricerca sulle linee guida per la classificazione, ci rendiamo conto che una delle preoccupazioni principali, in particolare per i genitori, è la possibilità di esporre i bambini a un linguaggio o a un comportamento discriminatorio che potrebbero trovare angosciante o ripetere senza rendersi conto della potenziale offesa”.

I cambiamenti arrivano dopo che il BBFC ha imposto regole più severe sul linguaggio ritenuto razzista, con i nuovi criteri che stabiliscono che i film più vecchi con tale linguaggio possono ottenere una valutazione PG se sono “giustificati contestualmente” e non accompagnati da violenza o minaccia. L’ultimo risonante caso in termini di censura è stato, nel 2020, Via col Vento, eliminato (e poi reinserito con modifica) sulla piattaforma HBO Max.