La terza stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. ha chiuso con il suo solito, strepitoso cliffhanger, che ci ha fatto intendere come le cose siano cambiate nell’Agenzia: Coulson è un agente sul campo e non più il direttore dello S.H.I.E.L.D. e Daisy Johnson non è più nel numero degli agenti, bensì è una ricercata.
Dalle poche scene che abbiamo potuto vedere, il sacrificio di Lincoln, morto insieme ad Hive nell’esplosione del quinjet pieno di terrigene, ha avuto delle serie conseguenze su Daisy, che ora utilizza i suoi poteri contro quelli che erano i suoi stessi amici.
In un’intervista rilasciata al settimanale EW, Chloe Bennet, che nella serie interpreta la Johnson, ha sostenuto che, secondo il suo punto di vista, gli eventi del finale di stagione "renderanno Daisy ben più spietata, per il fatto di essere stata vicinissima a quella che credeva essere la sua morte."
Il twist dato dal sacrificio di Lincoln sembra aver rafforzato in Daisy l’idea che la morte la segua ovunque lei vada e che pare l’abbia fatta allontanare dal gruppo dello S.H.I.E.L.D.
"C’è una particolare tristezza in Daisy che ho cercato di rendere visibile alla fine dell’episodio", ha detto la Bennet, facendo comprendere – almeno in parte – cosa sta accadendo nella testa della giovane Inumana, probabilmente vittima del "senso di colpa del sopravvissuto".
Dall’ultimo frangente dell’episodio riusciamo a comprendere anche che il salto temporale tra la morte di Lincoln e l’attuale situazione risente degli effetti di Captain America: Civil War: Daisy viene chiamata dai media Quake, e ciò fa capire quanto ora lei non cerchi di nascondere la sua natura, ma sia uscita allo scoperto completamente.
Con Coulson (Clark Gregg) e Mack (Henry Simmons) alle calcagna per acciuffarla, vedremo come si svolgerà questa nuovissima stagione dalle premesse straordinarie!
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