Alice nella città 2018, le prime anticipazioni

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Jim Parsons

Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni, giunta alla sua 16ma edizione, si svolgerà a Roma dal 18 al 28 ottobre 2018 tra Casa Alice, gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica e alcune sale cinematografiche della città, presentando un’estrema varietà di formati e linguaggi visivi in cui convivranno i classici contemporanei, le prime visioni, le grandi anteprime fuori concorso, le serie tv, i cortometraggi, i film rari ed i restauri.

“Un kinodromo che, – dichiarano i curatori Gianluca Giannelli e Fabia Bettini – senza imporre rigide gerarchie interpretative, offrirà l’opportunità a un pubblico plurale di spettatori, appassionati, curiosi, famiglie, esperti di cinema e studenti, di esplorare liberamente geografie, generi cinematografici e storie complesse e sofisticate, concepite con serietà e passione, come merita di essere ogni progetto che ha l’infanzia e l’adolescenza come destinatario finale”. La nuova programmazione metterà al centro le opere presenti nelle tre sezioni che corrispondono alle tradizionali linee di ricerca collegate al Concorso aperto alle scuole, Panorama e Panorama Italia, che nascono con l’idea di intercettare e raccogliere tutto ciò che si muove non solo tra gli esordi alla regia ma nelle storie che affrontano i temi dell’adolescenza e della giovinezza con uno sguardo più adulto.
Tra le prime anticipazioni che andranno a comporre il programma 2018 il film di preapertura di Alice nella città Johnny English colpisce ancora distribuito dalla Universal Pictures International Italy, con un grande Rowan Atkinson (Mr Bean e Johnny English), che sarà a Roma non solo per accompagnare il film, ma sarà anche protagonista di un incontro sul mestiere dell’attore e sulla comicità con gli studenti delle scuole di cinema.  Un doppio appuntamento con uno degli attori che ha saputo divertire e far ridere il pubblico di tutte le età.

johnny english

Nella sezione Panorama avremo in anteprima europea il film A kid like Jake che vede protagonista un bambino di quattro anni brillante e precoce che preferisce Cenerentola a GI Joe. Il film diretto da Silas Howard vede nel cast: la 4 volte vincitrice del Golden Globe Claire Danes, la vincitrice del Premio Oscar Octavia Spencer, Priyanka Chopra e Jim Parsons (Sheldon di Bing Bang Theory), che sarà a Roma per presentare il lungometraggio insieme al regista del film e sarà anche protagonista di un incontro con i ragazzi.
Per festeggiare il suo arrivo in Italia, Alice organizzerà anche un evento speciale legato ai 10 anni di Big Bang Theory, la serie più seguita in America degli ultimi 18 anni.

The big bang theory

Il primo titolo ad essere annunciato in Concorso è l’anteprima internazionale di The New Romantic l’opera prima di Carly Stone, vincitrice del SXSW South by Southwest, una romantic-comedy cinica e ingenua al tempo stesso che vede come protagonista una delle attrici giovani più amate dal pubblico dei ragazzi Jessica Barden. Classe 1992, la Barden – reduce dall’enorme successo della serie The End of the F***ing World, in cui interpreta la parte di Alyssa, nell’acclamata serie Netflix tratta dal fumetto di Charles Forsman e nominata nel 2018 ai British Academy Television Award for Best Drama Series – sarà a Roma per accompagnare il film ed incontrare i ragazzi.

the end of the f ** king worldLa linea d’incontri Un certo sguardo raccoglierà personalità provenienti da ambiti diversi che saranno invitate a condividere con il pubblico l’approfondimento di temi e film preferiti che hanno contribuito alla loro educazione culturale. Fra i primi ospiti annunciati: Andrey Konchalovskiy e lo sceneggiatore Barry Morrow. Dei ragazzi spesso si dice che sono distratti, che mancano di memoria, che sono superficiali ed è vero, forse; certo non più di noi adulti, che dietro i banchi non ci siamo più. Ma se è vero, dobbiamo ammettere una mancanza, un errore nelle modalità educative. Chi nasce con occhi per vedere, sa già anche guardare o a guardare si impara? Interrogarsi sullo sguardo e sul modo di raccontarle, allora diventa necessario. Una riflessione che affronteremo con Andrei Konchalovsky, un regista che ha compiuto un percorso umano e professionale encomiabile, che si sostanzia in una visione positiva del cinema, mezzo capace non solo di patire ma di agire nella realtà, riconnettendola a un ideale di giustizia. Una riflessione che accompagna il suo lavoro, perfetto esempio di quel cinema capace di essere politico senza più essere ideologico, etnografico senza dover essere scientifico.

Rain Man

Un gioco di corrispondenze in dialogo con le storie narrate da Barry Morrow, premio Oscar per la sceneggiatura di Rain Man, con cui cercheremo di raccontare un cinema intimo però declinato al plurale, in quella collettività, quel noi, da cui emerge e ritorna la forza delle storie e il senso di ogni individuo, come strumento privilegiato nell’approccio anche educativo allo sguardo. Con la sezione Quei ragazzi, da quest’anno Alice si apre ai classici contemporanei, ai film del passato restaurati e riproposti per la loro forza e attualità; in collaborazione con il CSC – Cineteca Nazionale, il Luce Cinecittà e lo Studio M Restauro, in occasione dei trent’anni dall’uscita in sala – il 20 ottobre 1988 -, festeggeremo insieme alla regista il restauro di Mignon è partita di Francesca Archibugi. Un esordio cinematografico sorprendente, che da subito ebbe il sostegno del pubblico, mettendo in luce la sensibilità della regista di dirigere e raccontare il disagio degli adolescenti, e il passaggio all’età adulta; temi portanti del suo cinema che vedrà la sua genesi nel bellissimo Il grande cocomero.

Matt DillonPremio Camera d’Oro. Anche quest’anno la giura dei ragazzi sarà affiancata da una giuria di professionisti che sarà chiamata ad assegnare alla migliore opera Prima e Seconda presentata nel programma di Alice nella città (sia nel concorso Young/Adult sia in Alice/Panorama), il premio Camera d’Oro. Negli anni passati hanno fatto parte della giuria tra gli altri: Celine Sciammà, Matt Dillon, Trudie Styler, Zoe Cassavetes, Gabriele Mainetti, Claudio Giovannesi, Anna Foglietta, Nicola Guaglianone. I primi giurati di quest’anno sono: l’attrice Elisa Sednaoui (L’amore dura tre anni, L’accertamento, Bus Palladium, Soap Opera, La leggenda di Kaspar Hauser, già madrina di Venezia nel 2015) e lo sceneggiatore e produttore americano Premio Oscar per Rain Man Barry Morrow. Le due rassegne tematiche di quest’anno sono dedicate alle figure infantili e adolescenziali nel cinema dell’orrore e l’altra a una selezione degli Autori Italiani che negli ultimi anni ci hanno rappresentato all’estero, dal titolo Italian Cinema Now: una nuova formidabile generazione.

shiningLa prima sarà dedicata alle figure infantili e adolescenziali nel cinema dell’orrore: Loser
– il titolo è un omaggio ai ragazzi coraggiosi di Stephen King – sarà una rassegna/saggio, in collaborazione con la rivista di critica cinematografica Quinlan, dove indagheremo l’argomento della paura attraverso una selezione di film, testi e immagini che affrontano da un lato il mutamento delle figure infantili e adolescenziali nel cinema dell’orrore: da vittime indifese ed innocenti a inquietanti protagonisti di terribili crudeltà, dall’altro l’orrore visto con gli occhi dei bambini, anzi, con il Terzo Occhio infantile che, da Stephen King in poi, viene unanimemente riconosciuto come la capacità che i ragazzi hanno di vedere più a fondo nelle cose (luccicanza). Il che, tradotto nel linguaggio della paura, significa la possibilità di scoprire il Male anche quando si riveste di forme apparentemente innocue. Per questo stiamo invitando a Roma autori e registi immaginando di costruire con loro incontri e proiezioni serali che arricchiranno questa rassegna/saggio che ha lo scopo di riportare l’attenzione del pubblico adulto su alcuni film simbolo emersi da questo scavo.

La terra dell'abbastanza Concludiamo il programma delle rassegne con il racconto di uno sguardo eccezionale; Italian Cinema now: una nuova formidabile generazione, in collaborazione con L’Accademia del cinema italiano – premi David di Donatello, che intende presentare una selezione degli autori italiani che negli ultimi anni hanno rappresentato l’Italia nelle selezioni dei festival internazionali sottolineando la tendenza, a nostro avviso in sintonia con l’affermazione  degli autori, che vede una nuova  generazione di curatori italiani ai vertici di festival e cineteche europee: il cinema italiano si dimostra tra i più vivi del mondo e forse il più vivo d’Europa. Oltre al sorprendente La terra dell’abbastanza dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, ricordiamo i titoli appassionanti e importanti di Luca Guadagnino, Roberto Minervini, Pietro Marcello, Leonardo Di Costanzo, Jonas Carpignano, Susanna Nicchiarelli, Laura Bispuri, Suranga Katugampala, Michelangelo Frammartino, Alessandro Comodin, Salvatore Mereu, Francesco Munzi,  Edoardo Winspeare, Daniele Segre, Claudio Giovannesi, Saverio Costanzo, Daniele Gaglianone, Andrea Segre, il gruppo di Gatta Cenerentola, Roberto De Paolis e molti altri ancora. Un movimento vitale e ormai non più minoritario da cui vengono fuori i percorsi più interessanti, e che sono molto legati tra loro, perché è da questa reciproca curiosità verso la visione di un cinema fresco, coraggioso, importante e fuori dagli schemi tradizionali che potrebbe nascere l’interesse e la riflessione sul senso del fare cinema oggi. Per questo, abbiamo immaginato un percorso di proiezioni e incontri tra autori e curatori che mettano in luce quei film che hanno come tema l’adolescenza e l’infanzia, per esaltarne la libertà, l’intelligenza e la poesia.