Il coronavirus ferma i set, ma non Un posto al sole

Stop alle riprese di film e serie tv italiane e internazionali. La fiction Rai in onda dal 1996 va avanti ma decide di eliminare dai copioni i momenti di abbracci, baci e contatti tra gli attori

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Anche chi fa cinema resta a casa. Non solo sale chiuse e spettacoli vietati, il coronavirus ha fermato anche molti set. Persino Tom Cruise ha dovuto sospendere le riprese di Mission Impossible 7 a Venezia. Netflix ha rinviato le riprese della serie Zero e la produzione del film Notice. A Roma stop a tutti set cinematografici e televisivi. Lino Guanciale ha annunciato l’interruzione della lavorazione di LAllieva 3 con un post sui social: “Adesso ci siamo, anche il nostro set si è fermato. Ed è un bene. Perché restando a casa, sostenendo le strutture sanitarie chiamate a duri sforzi e osservando le regole ce la faremo. Tutti insieme #iorestoacasa”.

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Adesso ci siamo, anche il nostro set si è fermato. Ed è un bene. Perché restando a casa, sostenendo le strutture sanitarie chiamate a duri sforzi e osservando le regole ce la faremo. Tutti insieme. Questa surreale condizione ci lega tutti, ed è una novità per il nostro grande, magnifico e spesso troppo diviso Paese. Siamo tutti dalla stessa parte e possiamo dimostrare di quanta forza, disciplina, cura e amore per noi stessi siamo capaci. #iorestoacasa, sì, ma non per fermarci… nei prossimi giorni inventiamoci qualcosa per riempire questo momento di riflessioni e spunti nuovi. Io mi impegno: la cultura non si ferma. Stringiamoci tutti attorno a quello che ci unisce: non la paura, ma l'amore per le nostre città, le nostre regioni, la nostra nazione. #iorestoacasa @mibact

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A Napoli hanno dichiarato le stop le produzioni I bastardi di Pizzofalcone, con Alessandro Gassmann nei panni dell’ispettore Lojacono, e Mina Settembre, con Serena Rossi. Le serie tv sono entrambe prodotte da Rai Fiction e tratte da libri di Maurizio De Giovanni che ha dichiarato: “State a casa, per il bene vostro e dei vostri cari. Approfittatene per leggere un bel libro. Vi consentirà di allontanarvi dalle angosce e dalle ansie di questo momento”.

Dal 6 marzo, sempre a Napoli, ferme anche le riprese di Qui rido io, di Mario Martone, il film che racconta la vita di Eduardo Scarpetta con Toni Servillo. Stop anche alla produzione di Benvenuti in casa Esposito, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Pino Imperatore con Francesco Di Leva e Antonio Truppo. “È una questione di senso civico” ha spiegato al Mattino di Napoli il produttore Alessandro Cannavale.

Sospesi fino al 3 aprile il programma di Alberto Angela per Raiuno “Stanotte a…” incentrato sui musei napoletani e il documentario prodotto da Sky “Sette Meraviglie”.

Non si ferma invece Un posto al sole, la soap Rai in onda dal 1996 e arrivata a più di 5.400 puntate. La  fiction ha deciso di evitare in ogni modo contatti interpersonali tra gli attori eliminando i momenti di abbracci, baci e contatti scenici, proprio per rispettare le direttive emanate dal governo. I copioni vengono modificati eliminando avrebbero previsto contatti ravvicinati. La decisione sembra sia stata presa a seguito di proteste degli attori, preoccupati per la loro salute e per quella di tutte le persone che lavorano sul set. Fino al prossimo 3 aprile – in attesa di nuove disposizioni normative – si gireranno quindi solo scene a distanza di sicurezza, cioè un metro tra le persone. Le indicazioni valgono non solo per il cast, ma anche per addetti ai lavori, registi, segretari di edizione e tecnici”.

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