Tre capolavori di Max Ophuls tornano al cinema

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Il grande maestro del cinema francese Max Ophuls, ritorna al cinema dal 3 luglio nella rassegna La giostra delle passioni, con tre indimenticabili classici restaurati in versione 2K: Tutto finisce all’alba del 1939, Da Mayerling a Sarajevo del 1940 e Il piacere del 1952.

Ecco un assaggio in questo trailer in esclusiva!

 

Tre film diversissimi tra loro, per soggetto e ambientazione, tutti girati però con la grazie e la maestria compositiva con le quali Ophuls trattava il suo argomento preferito: la passione, non solo quella amorosa, e tutti i sacrifici che a volte richiede. E privilegiando sempre sullo schermo “il gioco”, scrive Massimo Lastrucci, “cioè la leggerezza dello stile, la leggiadria della sua apparente ‘€œsuperficialità’ per affrontare al contrario, con eleganza e discrezione, le tematiche più ardimentose e complicate che si possano narrare con una cinepresa”.

Ecco le trame dei suoi tre classici che rivedremo su grande schermo:

Tutto finisce all’alba è ambientato nella Parigi degli anni Trenta e dedicato alla complicata situazione sentimentale ed esistenziale della giovane Evelyne, rimasta vedova e senza risorse. Costretta a lavorare come entraîneuse in un locale notturno di Montmartre per mantenere sé e il figlio, ritrova un vecchio amore ma non ha il coraggio di ammettere la propria condizione: si affanna per mantenere le sembianze di una vita borghese ma si troverà di fronte ad una scelta definitiva. Una fascinazione, quella di Ophuls per il mondo dei protettori e delle “ragazze”, che trova nella storia di Evelyne lo spazio per esprimersi: il film, come ha affermato lo stesso regista, è stato censurato in diversi modi ed epoche.

Da Mayerling a Sarajevo racconta invece la commovente vicenda personale delle vittime dell’attentato che il 28 giugno del 1914, a Sarajevo, diede inizio al primo conflitto mondiale. Francesco Ferdinando, giovane arciduca dalle idee progressiste, e la moglie Sophie Chotek, accettata a corte ma solo come “morganatica” poiché di rango inferiore, vivono un amore vero e felice, fino alla morte violenta. Edwige Feuillère è raffinatissima nell’interpretazione di Sophie Chotek e Ophuls non fa mistero delle sue posizioni antimilitariste.

Il piacere è la trasposizione cinematografica di tre racconti di Guy de Maupassant: Le masque, La maison Tellier e Le modèle, uniti dalla voce narrante di Jean Servais. L’amore, la purezza e la morte si confrontano con il tema del piacere e il regista compone un’opera che dimostra in pieno la solidità di tutta la sua produzione, il cui asse portante è la passione raffinata che Ophuls ha coltivato per la letteratura e il teatro.

Il piacere

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