Noi anni luce, teen-drama di Tiziano Russo, prodotto e distribuito da Notorious Pictures, con protagonisti Carolina Sala e Rocco Fasano, al cinema dal 27 luglio, ha ricevuto il patrocinio dell’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma. La pellicola, scritta da Isabella Aguilar e Serena Tateo e basata sul film Matching Jack di Nadia Tass, è stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival 2023. Anche Caterina Guzzanti, Fabio Troiano, Adalgisa Manfrida e la celebre cantante Laila Al Habash sono interpreti di Noi anni luce.
IL FATTO
Un malore durante una gara di canottaggio porta la diciassettenne Elsa in ospedale, dove le viene diagnosticata una leucemia mieloide acuta. La ragazza è figlia unica e la madre Katia impossibilitata da problemi cardiaci a fare da donatrice di midollo. L’alternativa potrebbe essere il padre che Elsa non ha mai conosciuto, e di cui Katia continua a non voler parlare. Ma Edo, un giovane paziente dell’ospedale con la stessa patologia di Elsa, convincerà quest’ultima a partire insieme per mettersi alla ricerca del genitore.
L’OPINIONE
Il regista di Skam Italia Tiziano Russo esordisce nel lungometraggio di finzione con un nuovo teen-drama (scritto da Isabella Aguilar e Serena Tateo, prodotto da Guglielmo Marchetti per Notorious Pictures e presentato in anteprima al Giffoni Film Festival 2023) che, nella parte centrale, è anche una commedia romantica on the road.
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I temi e gli snodi narrativi, come la malattia che spinge a (ri)aprirsi alla vita, l’incontro-scontro di due anime opposte e complementari o il confronto con le proprie radici, sono assai noti, ma la tenera complicità tra i personaggi, principali e di contorno, la pulizia stilistica e la giusta dose di ironia sorreggono la visione e contribuiscono ad arginare le derive pietistiche.
Dopo Vetro e Perfetta illusione (senza contare le serie tv come Fedeltà), Carolina Sala si conferma promettente nuova protagonista del nostro cinema.
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La già citata Skam Italia. In tema di narrazione dolceamara della leucemia e di relativa ricerca di congiunti-donatori, abbiamo invece il recente Cosa sarà di Francesco Bruni, con Kim Rossi Stuart. La metafora della supernova che troviamo espressa nel film ci riporta poi con la mente al lungometraggio omonimo di Harry Macqueen, dove il viaggio è quello della coppia formata da Colin Firth e Stanley Tucci, prima che quest’ultimo perda completamente la memoria a causa di una forma precoce di demenza.
