Noir in Festival 2022, premiato Profeti con Jasmine Trinca (video)

Temi attuali e delicati nel nuovo film del regista di Sulla mia pelle

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profeti Jasmine Trinca

Profeti, il nuovo film di Alessio Cremonini, vincitore del David di Donatello come Miglior regista esordiente per Sulla mia pelle, è stato premiato al Noir InFestival, con il Black Panther Award 2022 – Menzione speciale della giuria. Una storia importante con la due volte David di Donatello come Migliore attrice Jasmine Trinca a confrontarsi con una sorprendente Isabella Nefar.

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Presentato alla manifestazione come una delle anteprime in programma, il lungometraggio è una produzione Cinemaundici e Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky Cinema. Lo vedremo al cinema a partire dal 26 gennaio distribuito da Lucky Red, che intanto ce lo presenta con il trailer e la clip che seguono:

Dopo aver raccontato le vicende di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, Alessio Cremonini si confronta con temi altrettanto attuali: la prigionia, i diritti delle donne, il Medio Oriente, la religione, lo scontro di civiltà:

“Sono questi i temi della mia indagine: lo strumento è il cinema. Un cinema inteso come viaggio che svela storie, che percorre strade poco battute, un cinema politico, radicale, essenziale. In un film su due donne occidentali che hanno fatto scelte diametralmente opposte. Sara, una giornalista italiana rapita dall’Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur che la tiene prigioniera per mesi in una casa costruita in un campo di addestramento dello Stato Islamico. Quello che il cinema può e deve fare, è mettere in scena la vicenda di Sara e Nur senza manicheismi o semplificazioni retoriche. Questa storia, infatti, non soltanto è metafora di quello che accade in molte parti del Medio Oriente, ma ci riguarda da vicino. Poiché, ormai lo sappiamo, se nell’altra sponda del Mediterraneo inizia un incendio poi le fiamme arrivano anche da noi”.

Il film inizia con le parole di una combattente curda intervistata da Sara, la giornalista italiana interpretata da Jasmine Trinca: Combatto per i curdi, per la libertà e per le donne. In Medio Oriente, se sei una donna, devi imparare a difenderti il prima possibile. Qui, la maggior parte dei regimi è basata sulla sottomissione, sull’oppressione delle donne. È per questo che le uniche persone che possono cambiare questa mentalità sono le donne, parole che portano subito la mente alle proteste in corso in Iran dopo la morte di Mahsa Amini.

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Sinossi:

Sara (Jasmine Trinca), giornalista italiana in Medio Oriente per raccontare la guerra dello Stato Islamico, viene rapita dall’Isis che in quanto donna – essere inferiore avente dignità solo se sottomessa al maschio – non può tenerla in una prigione insieme a degli uomini. Data in custodia ad una sua ‘pari’, si trova a confrontarsi con Nur (Isabella Nefar), una foreign fighter radicalizzata a Londra che ha sposato un miliziano e ora vive nel Califfato, che diventa la sua carceriera. La casa di Nur, la sua nuova prigione nel mezzo di un campo di addestramento dello Stato Islamico, diventa così il luogo di un confronto quasi impossibile che si trasforma in guerra psicologica mentre intorno scoppiano le bombe e i nemici vengono bruciati vivi per vendetta. Un confronto fatto di silenzi, di sottili ricatti, e dal progressivo tentativo di Nur di convertire Sara.