Pupi Avati, Laurea Honoris Causa per il suo Dante

L'Università di Roma Tre premia studio e promozione dell’opera e della figura del poeta

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Pupi Avati Laurea Honoris Causa

All’epoca della presentazione del film, ne aveva parlato come di un “risarcimento“, e dopo due anni arriva un riconoscimento tangibile del lavoro fatto da Pupi Avati per il Dante del 2022. Proprio oggi, mercoledì 30 ottobre 2024, l’Università degli Studi Roma Tre ha conferito la Laurea Honoris Causa in Italianistica al regista bolognese, “per lo studio e la promozione dell’opera e della figura di Dante”.

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Un impegno pluridecennale, quello di Avati, appassionato della vicenda umana e della biografia intellettuale dell’Alighieri ben oltre quanto concretizzatosi nel film già citato e nel romanzo L’alta fantasia. Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante” (2021), che riflette da vicino la sceneggiatura. Un’idea coltivata a lungo da Avati, per oltre vent’anni, durante i quali non ha mai smesso di studiare e di affrontare con caparbietà l’incredibile mole della bibliografia dantesca, confrontandosi con la comunità degli studiosi.

Pupi Avati Laurea Honoris Causa

All’interesse per Dante si unisce la grande competenza e la felice capacità di Avati – di recente chiamato a chiudere la Mostra del Cinema con il suo ultimo L’orto americano, a incontrare il pubblici (come nella Masterclass di Venezia 81) o a celebrare i 100 anni della radio, nel docufilm Nato il 6 ottobre (disponibile su Raiplay) – già chiara in Magnificat (1993), di raccontare il Medioevo attraverso puntuali e ambiziose ricostruzioni di ambienti, costumi, usi.

Devo ammettere che è una grandissima emozione arrivare con sessant’anni di ritardo a un riconoscimento di questo genere. Ho ritrovato esattamente quello che era il mio stato d’animoha confessato il Maestroquando incominciai il rapporto con l’Università a vent’anni, attendendo di diventare dottore in scienze politiche, per una carriera diplomatica. Non è accaduto niente di quello che immaginavo accadesse ed accade oggi, con un ritardo di così tanti anni, che impreziosisce questa opportunità che mi viene data“.

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Dopo i saluti del Rettore dell’Ateneo, Massimiliano Fiorucci e dopo l’intervento dei docenti Maurizio Fiorilla e Anna Pegoretti, il maestro Pupi Avati ha svolto la sua lectio magistralis dal titolo “Dante”.

Alla cerimonia hanno preso parte Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, e Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura del Comune di Roma. Presenti in aula tanti amici e ammiratori del regista.

Pupi Avati Laurea Honoris Causa

 

Sin dalla fondazione, Roma Tre ha messo al centro lo studio e l’insegnamento della figura e dell’opera di Dante. Nell’Ateneo, quando era ancora la Facoltà di Magistero, ha insegnato Giorgio Petrocchi, cui si deve la prima vera edizione critica della Commedia, quella su cui tutti abbiamo studiato il testo del poema. A lui è intitolata la biblioteca del polo umanistico dell’università, che possiede un’importante fondo con i libri di un altro grande studioso di Dante, Umberto Bosco, cui si deve la monumentale impresa dell’Enciclopedia Dantesca.

La tradizione di studi danteschi a Roma Tre è proseguita negli anni, grazie alla presenza di dantisti di vaglia, a insegnamenti dedicati (quello di Filologia e critica dantesca e quello di Letteratura italiana del Medioevo) e a progetti di ricerca. Non mancano iniziative legate alla cosiddetta Terza Missione dell’Università, a cominciare dal Festival Dantesco, che – in collaborazione con l’Associazione Xenia e la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium – promuove l’incontro tra le arti performative e l’opera dantesca attraverso produzioni teatrali e cinematografiche realizzate dagli studenti delle scuole e delle università.

Proprio al Teatro Palladium il 5 maggio prossimo verrà proiettato il film Dante in un incontro in cui Pupi Avati dialogherà con i docenti e gli studenti. L’evento sarà preparato da alcune lezioni dedicate ai problemi di ricostruzione della biografia dantesca.