Qui rido io, presentiamo il candidato al Leone d’Oro

Il film di Mario Martone svela manifesto e trailer ufficiale

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Qui rido io di Mario Martone

Con l’annuncio della Selezione Ufficiale della 78. Mostra Internazionale di Cinema di Venezia avevamo avuto modo di vedere una clip del nuovo film di Mario Martone, Qui rido io, che al Lido sarà in concorso per la vittoria finale del Leone d’Oro di quest’anno. A poche settimane dalla proiezione ufficiale, ecco il manifesto e il trailer ufficiale che anticipano anche la successiva uscita in sala del 9 settembre 2021:

Sembra giunta a compimento la lunga produzione del film, del quale si parlava già nel lontano 2018 e le cui riprese erano previste per il 2019. L’ennesima collaborazione tra il regista napoletano e l’amico Toni Servillo, che vediamo nel video e nelle foto della gallery che trovate in coda alla sinossi.

Qui rido io, la clip del film di Mario Martone a Venezia 78

Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Roberto De Francesco, Lino Musella, Paolo Pierobon, Iaia Forte e Gianfelice Imparato completano il cast. Di una coproduzione Italia-Spagna presentata da Indigo Film e Rai Cinema, con Tornasol, che sarà distribuita al cinema da 01 Distribution.

Mario Martone torna sul set con Qui rido io: Toni Servillo sarà Eduardo Scarpetta

Qui rido io
Qui rido io
Sinossi:

Agli inizi del ‘900, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo.
Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Il successo lo ha reso un uomo ricchissimo: di umili origini si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca che nel cuore del pubblico napoletano ha soppiantato Pulcinella. Il teatro è la sua vita e attorno al teatro gravita anche tutto il suo complesso nucleo familiare, composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Al culmine del successo Scarpetta si concede quello che si rivelerà un pericoloso azzardo. Decide di realizzare la parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano del tempo, Gabriele D’Annunzio. La sera del debutto in teatro si scatena un putiferio: la commedia viene interrotta tra urla, fischi e improperi sollevati dai poeti e drammaturghi della nuova generazione che gridano allo scandalo e Scarpetta finisce con l’essere denunciato per plagio dallo stesso D’Annunzio. Inizia, così, la prima storica causa sul diritto d’autore in Italia. Gli anni del processo saranno logoranti per lui e per tutta la famiglia tanto che il delicato equilibrio che la teneva insieme pare sul punto di dissolversi. Tutto nella vita di Scarpetta sembra andare in frantumi, ma con un numero da grande attore saprà sfidare il destino che lo voleva perduto e vincerà la sua ultima partita.