Lo scorso 17 maggio il mondo della musica e del cinema ha detto addio al musicista e compositore Vangelis, autore di alcune delle colonne sonore più famose della storia del cinema. Tra queste, oltre all’iconico brano Chariots Of Fire di Momenti di Gloria, c’è stata quella di Blade Runner di Ridley Scott. E proprio Scott ha ricordato, nel nuovo numero di Empire, il momento in cui l’ha ascoltata per la prima volta. Queste le sue parole:
Ricordo che io e il mio editore Terry Rawlings avevamo realizzato un’ottima colonna sonora temporanea per il montaggio finale di Blade Runner. Mi ero impegnato con Vangelis per comporre la colonna sonora. La maggior parte dei musicisti non vuole ascoltare le partiture provvisorie, soprattutto se sono davvero buone, perché inevitabilmente hanno un’influenza dominante sul loro processo creativo. Tuttavia, io giro molto con la partitura legata alla visione e le due cose sono inseparabili.
Vangelis aveva un grande spazio, simile a un fienile, a nord di Marble Arch a Londra. Mi presentavo ogni sera dopo aver perfezionato il montaggio durante il giorno, di solito per discutere cosa pensava dei tagli e della colonna sonora provvisoria.
Ci fu una serata in particolare durante la quale mi sembrò euforico. Mi disse: “Credo di aver trovato il suono del tuo film”. Ci sedemmo al suo banco di missaggio e lui premette il tasto play.
Sul grande schermo nero di fronte a me apparvero leggende e descrizioni di replicanti e blade runner. Il sottotesto era il suono piuttosto che la musica. Anche la campana di una nave suonava in modo distante… inspiegabile.
Non l’ho mai messo in dubbio, ma l’ho semplicemente amata. Alla fine, il sottotesto sonoro è diventato una tranquilla ouverture all’esplosione e all’ondata di musica e suoni che mi ha investito, rivelando la Los Angeles del 2017, e mi ha portato nel futuro.
La colonna sonora di Vangelis era il cuore e l’anima di Blade Runner. Ci mancherà.
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