Roland Emmerich svela la sua regola per i Disaster Movie

Il regista di Independence Day e Moonfall spiega come affrontare i kolossal

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Roland Emmerich

In pochi potrebbero ambire a scalzare Roland Emmerich dal trono di “Master of Disaster” dopo una filmografia così ricca di film catastrofici e kolossal spettacolari del calibro di Independence Day e The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo. Per non parlare del prossimo Moonfall, dal 3 febbraio nelle sale italiane e dal giorno dopo anche in quelle statunitensi.

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Proprio in occasione dell’uscita del suo nuovo Disaster Movie, il regista è stato intervistato dal canale YouTube Jake’s Takes, al quale ha regalato una confidenza molto interessante. Quella relativa alla regola che da sempre ha scelto di seguire nei suoi film, e che vi riportiamo di seguito:

“State lontani dall’uccisione delle persone… Perché è qualcosa che non credo che piaccia molto alla gente. Sì, il mondo sta crollando, ma non mostrarlo troppo… Ecco perché io punto sulla città, allargate la scala il più possibile. Perché non è divertente [vedere le persone che muoiono]”.

Delicatezza o furbizia che sia, è un ‘segreto’ che sembra continuare a funzionare, vista la carriera di Emmerich. E che sicuramente ha nelle scene più indimenticabili del film del 1996 – seguito poi dal Independence Day Rigenerazione del 2016 – la sua perfetta dimostrazione.

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Dopo il film che secondo molti ha reinventato il blockbuster moderno, combinando fantascienza e catastrofico, il regista tedesco ha aggiunto titoli come Godzilla, 2012 e Sotto assedio – White House Down al suo curriculum. Sempre più approfittando di inquadrature ampie ed eccessive, come quelle che già si annunciano nel prossimo – già citato – Moonfall.