Superman, 5 curiosità sul cult con Christopher Reeve

Dal divismo di Marlon Brando, all'allenamento di Christopher Reeve: scopriamo alcuni interessanti retroscena sul capostipite dei cinecomic in onda stasera su TwentySeven alle 21:15

0

 

4. Il divismo di Marlon Brando

All’inizio del 1975, Marlon Brando venne assunto per interpretare il padre biologico di Superman: Jor-El. Per la sua partecipazione Brando si accordò con i produttori e ottenne un faraonico compenso per recitare per pochi minuti: circa 19 milioni di dollari (di cui 3,7 milioni di dollari per la sua interpretazione e circa l’11,75% dei profitti del botteghino). Attraverso questo enorme profitto, Brando aveva in programma di realizzare una serie sui nativi americani.

Nonostante il curriculum di Brando, sapete chi non restò molto contento della sua presenza? Christopher Reeve. L’attore ha rivelato infatti di non essere stato impressionato dal talento della sua co-star, anzi, in seguito ha rivelato che non gli è piaciuto per niente recitare con lui in Superman in quanto poco motivato e molto pigro. Si dice infatti che il divo rifiutò di leggere la sceneggiatura per prepararsi al ruolo e le sue battute gli venivano mostrate fuori quadro durante le riprese.

5. Il giovane Clark Kent: Jeff East

Per tutta la prima parte del film ambientata a Smallville, nei panni del Clark adolescente non troviamo Christopher Reeve, ma l’attore Jeff East. Pensate che la voce di East, nella versione originale, venne doppiata dallo stesso Christopher Reeve. East, all’epoca della produzione, non sapeva che sarebbe stato doppiato e, quando lo scoprì, rimase molto deluso dal comportamento dei produttori. Effettivamente, non proprio una mossa piacevole… considerate anche le tante ore di trucco alle quali si sottoponeva ogni giorno per poter assomigliare il più possibile a Reeve.

Jeff East in Superman