Superman, 5 curiosità sul cult con Christopher Reeve

Dal divismo di Marlon Brando, all'allenamento di Christopher Reeve: scopriamo alcuni interessanti retroscena sul capostipite dei cinecomic in onda stasera su TwentySeven alle 21:15

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Se i cinecomic di oggi esistono, dobbiamo ringraziare questo film qua. Parliamo del primo Superman diretto da Richard Donner, uscito nel 1978 e considerato, sebbene preceduto da altre produzioni di questo filone, il capostipite dei film di supereroi. Un’opera imponente, che ci ha fatto conoscere (e amare) Christopher Reeve, ma anche ammirare Marlon Brando nell’anomala veste di padre, Jor-El, sognare con la Lois Lane di Margot Kidder e ridere del folle piano del Lex Luthor di Gene Hackman

Al primo Superman hanno fatto seguito cinque (presto sei) adattamenti, tra cui tre sequel (solo il primo di successo) e due reboot, Superman Returns di Bryan Singer e L’uomo d’acciaio di Zack Snyder, ma che nel 2025 diventeranno tre con il Superman: Legacy di James Gunn.

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Superman, la trama

Il pianeta Krypton è prossimo al collasso per via di un’enorme esplosione. Yor El (Marlon Brando), tra i membri del consiglio supremo di quel pianeta così lontano, intende preservare la propria razza salvando il proprio figlio, mandandolo sulla Terra tramite un razzo. Kal-El, ancora un infante, viene ritrovato dai coniugi Kent, Jonathan (Glenn Ford) e Martha (Phyllis Thaxter), che lo crescono come se fosse figlio loro e gli danno il nome di Clark. Dopo la morte del padre, Clark, ormai adulto, si distacca con dolore dalla madre adottiva e si reca a Metropolis, dove viene assunto come giornalista presso il Daily Planet con il nome di Clark Kent. Ma ben presto gli straordinari poteri alieni dei quali è in possesso lo porteranno ad assumere l’identità segreta di Superman, eroe pronto a combattere il male.

Le 5 curiosità sul film

1. I cambi di sceneggiatura e la scelta del regista

Fu il produttore messicano Ilya Salkind ad interessarsi per primo all’adattamento cinematografico sull’Uomo d’acciaio. Nel 1974, dopo aver negoziato a lungo con la DC Comics, Salkind acquistò i diritti del fumetto insieme a suo padre Alexander Salkind e a Pierre Spengler con l’intenzione di realizzare due film girati contemporaneamente. Il primo incarico di sceneggiatura venne affidato ad Alfred Bester, che però venne sostituito poco dopo dal ben più noto Mario Puzo, celebre per aver scritto la sceneggiatura de Il Padrino.

Le scelte per la regia passarono da Francis Ford Coppola a William Friedkin, George Lucas e Steven Spielberg, tutti però già impegnati in altri progetti. I produttori, alla fine, decisero di affidare la regia a Guy Hamilton e, contemporaneamente, Puzo completò la sceneggiatura di Superman e Superman II nel luglio del 1975. La sceneggiatura di Puzo, tuttavia, venne definita troppo lunga dai produttori, i quali la fecero riscrivere a David Newman, con l’aiuto della moglie. I guai non finirono lì, perché con l’inizio della produzione anche Guy Hamilton venne allontanato a causa dei suoi problemi da esule fiscale che non gli permettevano di soggiornare per più di un mese in Gran Bretagna.

Alla fine, venne assunto Richard Donner. Al regista furono offerti un milione di dollari per dirigere sia il primo film che il suo sequel. Donner decise di ricominciare la produzione da zero e bocciò le precedenti sceneggiature, giudicandole irrealistiche. Assunse, così, lo scrittore e consulente Tom Mankiewicz che rielaborò tutta la sceneggiatura.

2. Scegliere Superman: l’arrivo di Christopher Reeve

Prima della scelta di Richard Donner come regista, i produttori volevano un attore noto per interpretare Superman: Robert Redford e Burt Reynolds furono avvicinati per la parte, mentre Sylvester Stallone si offrì spontaneamente di interpretare il personaggio, senza però ottenere alcuna risposta. Paul Newman venne preso in considerazione per interpretare Superman, Lex Luthor o Jor-El, ma rifiutò tutti e tre i ruoli nonostante la produzione gli avesse offerto una cifra di quattro milioni di dollari. Con l’arrivo di Donner, quest’ultimo volle un attore sconosciuto per il ruolo di Superman, e provinò circa 200 attori prima di scegliere definitivamente il venticinquenne Christopher Reeve. Non fu subito colpo di fulmine con Reeve: inizialmente venne scartato dal regista poiché troppo giovane e magro. Donner proseguì gli estenuanti provini ma poi si arrese e decise di ricontattare Reeve nel febbraio 1977 affidandogli la parte.

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