E’ appena uscito nelle sale del Regno Unito ma nei prossimi mesi The Beatles and India raggiungerà un maggior numero di cinema, e in inverno sarà seguito da un LP di canzoni ispirate al film. Un documentario incentrato sulla connessione – spirituale e creativa – della band di Liverpool con il ‘subcontinente’ dell’Asia Meridionale, che lo stesso regista Ajoy Bose presenta, concentrandosi su quello che considera un vero e proprio paradosso:
“I Beatles erano stanchi della cultura capitalista dell’Occidente commercializzato e cercavano la pace spirituale, ma noi li abbiamo considerati dei simboli emozionanti della cultura moderna”.
“Per me si tratta di quattro ragazzi della classe operaia di Liverpool, entrati profondamente nella cultura indiana quando George era il leader de facto del gruppo. – ha aggiunto, ricordando la sua scoperta dei Fab Four da adolescente. – Facevo parte della classe media bengalese di lingua inglese, conquistata da Elvis Presley, Jim Reeves e Doris Day, e naturalmente biculturale. Il nostro senso dell’umorismo veniva da P.G. Wodehouse, ed è per questo che credo che la connessione immediata con i Beatles si fondasse sull’arguzia”.
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“Puoi raccontare la storia dei Beatles in tanti modi diversi”, ha dichiarato ancora Bose al Guardian, che ha scelto di farlo attraverso la lente di quello che definisce “il viaggio che cambiò tutto”. Nato nel 1966 grazie a una breve sosta a Delhi di ritorno dal tour in Giappone e nelle Filippine. I viaggi degli anni successivi, fino alla lunga esperienza del 1968 al fianco del Maharishi Mahesh Yogi e le influenze sempre più evidenti (al di là dell’uso del sitar da parte di George Harrison sul set del loro film Help!).
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Una relazione bilaterale, e osmotica, secondo Bose, che nel 2018 aveva già pubblicato il libro Across the Universe:: The Beatles in India. E che in The Beatles and India viene affiancato da Pete Compton nel suo lavoro di montaggio di filmati d’archivio, fotografie, registrazioni, testimonianze dirette e commenti. Un’operazione che fa il paio con quella dell’anno scorso di Meeting the Beatles in India, del vincitore dell’Emmy Paul Saltzman.
E della quale – oltre che del nuovo disco di prossima pubblicazione, con 19 canzoni ispirate al film – potete avere un assaggio nel video che segue, una cover della India, India di John Lennon:
Di seguito la lista track list dell’album ‘The Beatles and India: Songs Inspired by the Film’:
1. “Tomorrow Never Knows” – Kissnuka
2. “Mother Nature’s Son” – Karsh Kale / Benny Dayal
3. “Gimme Some Truth” – Soulmate
4. “Across The Universe” – Tejas / Maalavika Manoj
5. “Everybody’s Got Something To Hide (Except Me And My Monkey)” – Rohan Rajadhyaksha
6. “I Will” – Shibani Dandekar
7. “Julia” – Dhruv Ghanekar
8. “Child Of Nature” – Anupam Roy
9. “The Inner Light” – Anoushka Shankar / Karsh Kale
10. “The Continuing Story Of Bungalow Bill” – Raaga Trippin
11. “Back In The USSR” – Karsh Kale / Farhan Ahktar
12. “I’m So Tired” – Lisa Mishra
13. “Sexy Sadie” – Siddharth Basrur
14. “Martha My Dear” – Nikhil D’Souza
15. “Norwegian Wood (This Bird Has Flown)” – Parekh & Singh
16. “Revolution” – Vishal Dadlani
17. “Love You To” – Dhruv Ghanekar
18. “Dear Prudence” – Karsh Kale / Monica Dogra
19. “India, India “– Nikhil D’Souza
