2. The Nun II, le location e lo stile
Filmato tra le mura di una vera chiesa abbandonata e il Couvent des Prêcheurs di Aix-en-Provence, in Francia, le riprese avrebbero dovuto iniziare il 5 settembre 2022, finendo per essere rimandate di un mese. Un ritardo ulteriore rispetto a quello accumulato a causa delle restrizioni per il Covid-19 del quale aveva parlato Taissa Farmiga nel febbraio 2022.
“La prima cosa che ho fatto è stata guardare un mucchio di foto sia della Francia sia della Spagna degli anni ’50 – ha raccontato Chaves, – e da lì è venuto fuori un sacco di materiale fantastico. Voglio che chiunque abbia vissuto quel tempo e che abbia conosciuto quei luoghi, li riconosca nella pellicola“. “Girare in esterni in Francia è stata un’enorme opportunità, ha apportato tanto realismo e autenticità – ha continuato il regista. – Si ha davvero la sensazione di essere trasportati nel passato, di trovarsi proprio in quel mondo“.
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3. The Nun II, un’icona da censura
Nonostante il primo The Nun, i vari Esorcisti e intere videoteche di film su esorcismi e sacerdoti indegni il cinema continua a fare scandalo. In questo caso, in Libano, dove a quanto pare The Nun II non uscirà perché “denigra il cristianesimo”.
E dire che sempre Michael Chaves ha definito la ‘sua’ Monaca Demone come “uno dei mostri iconici del cinema“. “Osservandola su un poster sembra un po’ un ritorno al passato, a Dracula.. c’è un po’ di Pennywise… c’è un po’ di Nosferatu – ha spiegato. – È un’immagine intramontabile, dall’aspetto unico, è una delle icone del cinema horror, e uno dei cattivi cinematografici per eccellenza, ma io volevo spingermi oltre, esplorare le manifestazioni, scavare nel mito… senza mai essere troppo specifici, per lasciare spazio alla potenza del mistero, del non conosciuto. Dopotutto è questo ciò che spaventa maggiormente”.
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