Tre film da non perdere al cinema questa settimana

Dal film più avvincente, al più poetico, al più vivace: ecco tre film consigliati in uscita questa settimana

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Dopo un’attesa che dura ormai da quasi due anni e molto rumore suscitato dalla presentazione del film allo scorso Festival di Cannes, da oggi è finalmente in sala The French Dispatch di Wes Anderson, un’opera decisamente da non perdere, così come da non perdere sono anche altri due titoli in uscita in questa settimana: Un anno con Salinger di Philippe Falardeau e Chi è senza peccato – The Dry di Robert Connolly. 

Il film più avvincente 

Chi è senza peccato – The Dry è un thriller drammatico australiano che vede protagonista Eric Bana, già interprete di ruoli importanti in film come Hulk (2003), Troy (2004) o Munich (2005). Ispirato all’omonimo romanzo di Jane Harper, Chi è senza peccato parte da un atroce omicidio le cui vittime sono una madre, un padre e il loro bambino; Bana, nei panni dell’agente federale Aaron Falk, si ritrova, suo malgrado, ad indagare su questo delitto che costituisce per lui anche la drammatica occasione per ripercorrere una oscura e dolorosa vicenda del suo passato irrisolto. Il film, campione di incassi al box office australiano, ha il potere di coinvolgere in un racconto visivamente evocativo e dai numerosi risvolti drammatici, con eleganza e in modo costantemente avvincente. 

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Il film più poetico

La giovane attrice Margaret Qualley (Maid, 2021), figlia di Andie MacDowell, in Un anno con Salinger fa coppia con un’aspra, ma affascinante, Sigourney Weaver per raccontare una storia dal sapore un po’ vintage che profuma di carta stampata.

Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico della scrittrice americana Joanna Rakoff, Un anno con Salinger racconta l’esperienza di una giovane aspirante scrittrice che trova lavoro presso un’agenzia letteraria il cui cliente più importante è J. D. Salinger. Joanna, la protagonista, con la sua ingenua freschezza e la sua sincera passione per la letteratura riesce a catturare l’attenzione dell’algida direttrice (Sigourney Weaver) e a portare sensibilità e coinvolgimento emotivo in un lavoro schematico, irrigidito dalla pratica e dagli interessi.

A dispetto di una trama alquanto semplice e ormai ampliamente visitata, il film coinvolge per la sua delicata e appassionata interpretazione e per le sue atmosfere poetiche che rendono la narrazione gradevole proprio come la lettura di un libro.

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Il film più vivace

In The French Dispatch Wes Anderson raduna un impressionante cast di attori internazionali, da Benicio Del Toro, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet a Bill Murray e Owen Wilson, per un’opera raffinata e maniacale nella ricercatezza della sua rappresentazione, ma decisamente originale e vivace nella narrazione.

Ambientato in una fittizia cittadina francese del XX secolo, The French Dispatch mette insieme i racconti di quattro giornalisti del French Dispatch, supplemento settimanale del quotidiano statunitense Evening Sun di Liberty, i quali, per commemorare il loro direttore appena scomparso, compongono un’ultima pubblicazione speciale contenente il racconto dei retroscena dei loro migliori articoli.

Le quattro storie si articolano con un ritmo incalzante e divertente, con musiche trascinanti e bizzarre interpretazioni perfettamente calzanti con lo stile eccentrico del film, sebbene talvolta la cura posta dal regista negli aspetti estetici e formali appesantisca il racconto rendendolo tanto affascinante quanto esasperante.

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Di Vania Amitrano